Restrizioni solo per i non vaccinati? Le regioni lo chiedono, il Governo ci pensa. Ecco cosa potrebbe succedere.
Prende piede anche in Italia l’ipotesi di nuove restrizioni per chi non è vaccinato. L’aumento dei contagi impone riflessioni e il Governo Draghi non esclude che presto possano esserci dei divieti per coloro che non risultano vaccinati contro il Covid, per i quali potrebbe esserci un elenco di attività vietate.
Spostamenti, attività ricreative, lavoro: ci saranno alcune cose che i non vaccinati potranno fare e altre invece no. La conferma arriva dal Ministro per gli Affari regionali, Maria Stella Gelmini, la quale ha confermato che “semmai la situazione della quarta ondata in Italia dovesse peggiorare sarà necessario tener conto delle richieste delle Regioni”.
Sono proprio le amministrazioni regionali, infatti, a far pressione sul Governo affinché questo decida, in vista di un ritorno delle zone gialle, arancioni e rosse, di far valere le restrizioni solamente per coloro che non sono vaccinati, dunque indipendentemente dal possesso o meno del green pass.
Quali potrebbero essere gli scenari futuri? Proviamo a fare chiarezza a riguardo.
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Cosa non potranno fare i non vaccinati nelle zone gialle, arancioni e rosse
Il rischio di passare in zona gialla si fa sempre più concreto per alcune regioni. E se i contagi dovessero continuare a salire ecco che anche un ritorno in zona arancione, e persino rossa, non è da escludere.
A tal proposito le regioni corrono ai ripari e chiedono al Governo di rivedere le regole che disciplinano il cambio di colore. Ma non tanto per quel che riguarda i criteri, quanto per le attuali restrizioni previste.
Nel dettaglio, le amministrazioni regionali chiedono di non far pesare il ritorno di eventuali restrizioni sui vaccinati, visto che comunque lo scoppio di una quarta ondata sarebbe, almeno secondo quanto riporta la maggior parte degli esperti, causato proprio dai non vaccinati.
Per questo motivo la richiesta è di applicare le restrizioni solo per i non vaccinati. Nel caso in cui questa richiesta dovesse essere accolta, per chi non si è ancora sottoposto al vaccino per il Covid ci sarebbero le seguenti restrizioni:
- zona gialla: ritorna l’obbligo della mascherina anche all’aperto, restrizione che comunque dovrebbe valere anche per chi è vaccinato;
- zona arancione: coprifuoco alle 22:00, limite agli spostamenti fuori Comune e Regione. Niente cinema e teatri, così come i centri commerciali nei weekend. Salta anche la possibilità di andare in piscina o palestra;
- zona rossa: in questo caso ci sarebbe una sorta di lockdown, visto che comunque non si può uscire neppure da casa se non per motivi di salute, lavoro, formazione o altre necessità.
Insomma, per i non vaccinati ci sarebbero degli importanti limiti agli spostamenti, ai quali poi si aggiungono quelli per usufruire di determinati servizi, specialmente se - come da indiscrezioni - dovessero esserci anche modifiche al green pass.
Cosa non potranno fare i non vaccinati in caso di modifiche al green pass
Si parla, poi, di modificare anche il green pass. Nel dettaglio, seguendo il principio del 2G già adottato in Austria e Germania, potrebbe esserci un certificato verde rilasciato solo in caso di guarigione al Covid oppure dopo il vaccino.
In questo caso, chi non è vaccinato non potrà neppure andare al lavoro - vista la regola che impone il possesso della certificazione su tutti i luoghi di lavoro - né accedere a tutti quei servizi che oggi richiedono il green pass. Niente cinema, teatri, palestre e piscine, e neppure si potrà mangiare nei ristoranti e bar al chiuso.
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