Cosa rischia Novak Djokovic

Luna Luciano

7 Gennaio 2022 - 20:37

Nonostante l’esenzione medica, Djokovic è stato respinto alla frontiera australiana. In Australia per disputare gli Open il campione è ora confinato al Park Hotel. Cosa rischia concretamente?

Cosa rischia Novak Djokovic

Non è in stato di detenzione Novak Djokovic, il numero uno del tennis, come hanno precisato le autorità australiane. Al momento il tennista serbo si trova confinato presso il Park Hotel di Melbourne, struttura destinata all’accoglienza dei profughi, che da mesi è al centro di proteste e polemiche.

In possesso di un’esenzione medica, Djokovic è atterrato mercoledì in Australia, dove è richiesta la certificazione vaccinale per entrare nel Paese e anche per partecipare agli Open, eppure qualcosa è andato storto. Le autorità australiane hanno riscontrato delle irregolarità nei documenti. Il visto del tennista è stato cancellato dalle autorità di frontiera che gli hanno negato così l’ingresso nel Paese. Al momento Djokovic è in attesa del ricorso contro la sua espulsione. Ma cosa rischia concretamente il numero uno del tennis?

Caso Djokovic: cosa è successo al campione di tennis?

Aveva annunciato la sua partenza per gli Australian Open in una storia di Instagram. Il campione di tennis, Novak Djokovic, che da sempre si è dimostrato scettico davanti al vaccino anti-Covid, aveva comunicato di essere in possesso di un’esenzione medica speciale, in questo modo avrebbe potuto entrare in Australia senza rivelare di essere vaccinato o meno. È stata subito polemica. Molte le voci del tennis, tra cui Nadal, che avevano criticato la scelta di Djokovic, che da sempre strizza l’occhio ai no-vax.

Atterrato mercoledì sera sul suolo australiano il tennista serbo è stato però respinto alla frontiera, il suo visto cancellato, ed è stato scortato presso il Park Hotel di Melbourne. Fuori l’Hotel si sono radunati i molti fan e sostenitori dell’atleta. Dopo averli salutati Novak Djokovic ha ringraziato su Instagram tutte le persone che nel mondo continuano a sostenere la sua scelta.

Caso Djokovic: la battaglia politica

Il caso Djokovic diviene anche scontro politico. Oltre la famiglia anche le autorità serbe si sono schierate con il numero uno del mondo. Il presidente serbo Aleksandar Vucic si è scagliato contro l’Australia per questa “persecuzione politica” perpetrata anche dal primo ministro australiano.

Le autorità australiane replicano. La ministra degli Interni Karen Andrews ha specificato che Novak “non è prigioniero” ma è libero di lasciare il Paese quando lo desidera, una scelta che sarebbe senz’altro facilitata dalle autorità di frontiera.

Caso Djokovic e il Park Hotel: vermi nei pasti e incendi

Il migliore tennista al mondo al momento è ancora rinchiuso nell’albergo che il governo australiano utilizza per ospitare i rifugiati, e molto probabilmente ci rimarrà almeno fino a lunedì, quando dovrebbe giungere l’esito del ricorso presentato dai suoi legali contro l’espulsione.

Il Park Hotel - dove è confinato - è tristemente famoso per essere finito al centro di un’indagine della Commissione per i Diritti Umani. La struttura, che al momento ospita anche la tennista ceca Renata Voracova, la quale si è vista cancellare anche lei il visto d’ingresso per una esenzione medica non ritenuta valida, è al centro di molte polemiche. Tra ottobre e novembre nella struttura era stato accertato un focolaio Covid, con oltre la metà degli ospiti positivi, e nei pasti è capitato spesso che si trovassero dei vermi.

Alcuni profughi hanno colto l’occasione per parlare con la stampa: il Park Hotel è a tutti gli effetti una prigione. Chiusi nelle loro stanze senza scadenza molti hanno raccontato delle vergognose condizioni in cui si trovano a vivere. Quando scoppia un incendio i profughi vengono condotti nell’atrio, non sono nemmeno liberi di andare all’aria aperta.

Cosa rischia Djokovic?

Al momento, con il campione di tennis confinato al Park Hotel, mentre attende l’esito del ricorso contro la sua espulsione, sono in molti a domandarsi realmente cosa rischi Djokovic.

Nel caso in cui dovesse essere cancellato il suo visto, Djokovic rischia di perdere il suo titolo come numero uno del tennis. Al di là della possibilità, concreta, di saltare l’Australian Open, perdendo la possibilità di rincorrere un’altra volta il Grande Slam, rischiando che Medvedev gli soffi via il primo posto del ranking , Djokovic rischia molto di più.

Infatti secondo la legge australiana, la pena prevista per chi viene trovato in possesso di un permesso irregolare, rischia di essere espulso dall’Australia con il divieto di ritornare per i successivi tre anni.

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