Covid come un’influenza dove ci sono meno regole? Il caso Spagna e Regno Unito

Alessandro Cipolla

11/01/2022

In Spagna il premier Pedro Sanchez vuole chiedere all’UE di trattare il Covid come una normale influenza, mentre nel Regno Unito il Governo i contagi sono in calo: nei Paesi con meno misure restrittive in vigore si sta passando dalla pandemia alla endemia?

Covid come un’influenza dove ci sono meno regole? Il caso Spagna e Regno Unito

La Spagna si appresta a trattare il Covid come una normale influenza, facendo venire meno il tracciamento per chi è positivo e mantenendo solo dei controlli a campione in alcune zone per cercare di avere comunque una sorta di monitoraggio della situazione sanitaria.

Ad annunciare in una intervista questa svolta nella “guerra” contro il Covid che ormai dura da quasi due anni è Pedro Sanchez, il primo ministro socialista della Spagna che ha dichiarato di voler avanzare questa richiesta anche a Bruxelles.

Credo che ci siano le condizioni per, con precauzione e lentamente, aprire il dibattito a livello tecnico e a livello di operatori sanitari, ma anche a livello europeo - ha dichiarato Sanchez a Radio Cadena Ser - per iniziare a valutare l’evoluzione di questa malattia con parametri diversi da quelli usati fino ad ora”.

In sostanza il premier avendo riscontrato che in Spagna a fronte di un aumento dei contagi Covid (anche oltre 100.000 casi in un giorno) non c’è stata una impennata dei decessi (nell’ultimo mese la media è stata di 60 morti al giorno), è convinto che ci possano essere le condizioni per passare da un quadro di pandemia a uno di endemia, con il Covid che andrebbe trattato come l’influenza stagionale.

Poche ore prima buone notizie sono arrivate anche dal Regno Unito, dove i contagi sono in discesa dopo i picchi delle scorse settimane. A Londra così starebbe iniziando a filtrare un certo ottimismo, tanto che il Segretario di Stato all’istruzione Nadhim Zahawi ha dichiarato “spero che saremo una delle prime grandi economie a mostrare al mondo come si passa dalla pandemia all’endemia, e poi affrontarla per quanto tempo rimarrà con noi, che siano cinque, sei, sette o 10 anni”.

Il Covid come un’influenza dove ci sono meno regole?

Oltre alla convinzione di poter presto trattare il Covid come un’influenza stagionale, c’è un’altra cosa che accomuna in questo momento la Spagna e il Regno Unito: sono due dei Paesi in Europa dove attualmente sono in vigore meno misure restrittive.

Nonostante il forte pressing dei medici e dei Laburisti, Boris Johnson finora ha resistito a ogni richiesta di mettere in atto una stretta per contenere i contagi Oltremanica, mantenendo sostanzialmente la promessa fatta ai sudditi di Sua Maestà di non tornare indietro dopo il Freedom Day del19 luglio scorso, quando ogni restrizione è venuta meno nel Regno Unito.

L’unico passo indietro da parte di Johnson è stato fatto sulle mascherine, tornate a essere obbligatorie al chiuso, mentre per il resto ci sono soltanto una sfilza di raccomandazioni con il green pass che è necessario solo per poter accedere nelle discoteche e nei locali notturni.

In Spagna invece come in Italia c’è l’obbligo delle mascherine all’aperto oltre che al chiuso, mentre i dettami del green pass sono molto meno stringenti rispetto a noi: non è interessata la sfera del lavoro e dei trasporti e i provvedimenti sono soprattutto a carattere regionale come avvenuto in Catalogna, dove solo i vaccinati o i guariti dal Covid possono accedere in ristoranti e palestre.

Per quanto riguarda i vaccini, in Spagna ha ricevuto almeno una dose l’85% della popolazione mentre in Italia siamo all’82%. Nel Regno Unito invece sono al 77%, ma Londra è più avanti di tutti nella somministrazione del booster (53% della popolazione).

L’auspicio è che presto anche in Italia si possa iniziare a parlare del Covid come di una normale influenza ma, guardando gli esempi della Spagna e del Regno Unito, se questa cosa dovesse avvenire probabilmente sarà per merito dei vaccini e non della miriade di cervellotiche regole introdotte dal nostro Governo nelle ultime settimane.

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