La nuova sfida della lotta al virus sono le mutazioni, in aumento insieme ai casi. Più varianti spuntano, più è probabile che ne emerga una in grado di eludere i test, le cure e i vaccini attuali.
Mentre in Italia scatta l’allerta per il focolaio di Covid in Abruzzo riconducibile alla variante inglese, ovunque nel mondo cresce la preoccupazione riguardo le mutazioni del coronavirus, che sono in aumento.
L’ultima è stata individuata in Germania, in 35 pazienti in un ospedale di Garmisch-Partenkirchen, in Bavaria. “Non si sa ancora quanto sia più contagiosa o letale la nuova variante”, ha detto Frank Niederbühl, direttore della clinica. “Il semplice fatto che sia una nuova variante del virus non significa che sia più pericolosa”. Aggiunge il vice direttore medico dell’ospedale Clemens Stockklausner che “non c’è ancora bisogno di farsi prendere dal panico perché dobbiamo aspettare il sequenziamento completo.
Al momento non possiamo dire se questa mutazione abbia rilevanza clinica”, spiega il medico tedesco. I campioni sono stati inviati a Berlino per ulteriori esami.
Covid, nuova variante in Germania: cosa sappiamo
Quello che sia sa al momento della variante “tedesca” appena individuata è che è diversa da quelle trovate nel Regno Unito e Sud Africa, rivelatesi più contagiose ma non più letali.
Secondo gli esperti, le nuove varianti scoperte non compromettono l’efficacia dei vaccini anti-Covid attualmente sviluppati, anche se non si esclude che con l’aumento delle mutazioni e i tempi lunghi richiesti per la vaccinazione di massa, possa emergere una variante in grado di eludere i test, i trattamenti e i vaccini attuali.
Il coronavirus, infatti, sta diventando sempre più geneticamente diversificato, e l’alto tasso di nuovi casi ne è una ragione. Ogni nuova infezione dà al virus la possibilità di mutare mentre crea copie di se stesso, minacciando di annullare i progressi compiuti finora per controllare la pandemia. Ecco perché l’OMS ha sollecitato maggiori sforzi nell’individuazione di nuove varianti.
Mutazioni in aumento: cosa si rischia
“È una corsa contro il tempo perché il virus può inciampare in una mutazione che lo rende più pericoloso”, ha detto ad AP il dottor Pardis Sabeti, biologo evoluzionista del Broad Institut of MIT e Harvard. Sabeti porta l’esempio del virus Ebola, che con una mutazione durante l’epidemia del 2014 è diventato più pericoloso.
Che i virus mutino o acquisiscano piccoli cambiamenti nel loro alfabeto genetico mentre si riproducono è normale, sottolineano gli esperti.
Le mutazioni continue o significative possono però aumentare il rischio di reinfezione, ma anche rendere meno efficaci i trattamenti utilizzati oggi per combattere il Covid-19. Ad esempio alcuni test di laboratorio, scrive l’Associated Press, suggeriscono che le varianti identificate in Sud Africa e Brasile potrebbero essere meno suscettibili ai farmaci anticorpali o alla terapia con plasma convalescente.
“Si sta attivamente esaminando questa possibilità”, ha detto la dottoressa Janet Woodcock della FDA in conferenza stampa. “Il governo sta incoraggiando lo sviluppo di trattamenti multi-corpi piuttosto che farmaci a singolo anticorpo per avere più cartucce a disposizione per colpire il virus nel caso in cui una cura si dimostri inefficace”.
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