Un settore in crisi quello delle cravatte, che conta una perdita del -50% nel solo anno solare 2020. L’inizio del 2021 è timido, ma secondo gli esperti del settore la moda maschile sta cambiando.
La moda maschile dice addio alle cravatte? Quello dell’abito elegante è un settore in crisi, non solo nel fatturato, ma soprattutto nella filosofia. Dopo un anno e mezzo di pandemia, lockdown, fermo per le cerimonie e tanto smart working, il settore delle cravatte è in forte calo. Nel 2020 le vendite sono state dimezzate, con un tracollo del -50%.
Tanto l’import quanto l’export hanno visto il giro economico assottigliarsi del -42%, in un settore già fortemente colpito: il 2013 chiudeva con un ricavo di 275 milioni, mentre nel 2019 era sceso sotto i 200 milioni.
Crisi economica, blocco delle attività in cui è richiesta una cravatta o semplicemente cambio di moda? Questi sono gli interrogativi che si pongono i maggiori produttori di cravatte in Italia, come Silvio Tombolini e Filippo Ricci. La risposta di entrambi, sulla stessa lunghezza d’onda, è un’operazione di rinnovamento del concetto stesso di “cravatta”, più leggera, più colorata, più giovanile.
Settore moda elegante in crisi: le cravatte non vendono più
La cravatta è ancora un must have per un armadio elegante o per le grandi occasioni, tanto per gli uomini quanto per le donne. Rimane comunque un accessorio dai connotati eleganti e che negli ultimi tempi ha preso la polvere nei cassetti. Tra lockdown e smart working le occasioni per indossare una cravatta sono state pochissime e se si conta anche il blocco delle cerimonie si ha il quadro di un settore in crisi.
Mentre il resto dei settori di moda ripartono, quello delle cravatte ha subito un brusco stop. Nel 2020 il sell-out di cravatte ha fatto contare un tracollo del -50%. Un calo appena recuperato nel 2021, in previsione delle riaperture e dei ritorni di matrimoni e cerimonie di nozze, calcolabile in un -35,4% e che si trascina dietro un lungo periodo di perdite, iniziato già prima della pandemia.
La cravatta classica, così come l’abito classico, è un pezzo superato e che, come dicono gli esperti del settore, ha bisogno di essere rinnovato. L’innovazione arriva dalla moda giovanile, quella che portato il look sportivo sulle passerelle di tutto il mondo. La moda uomo, settore nel quale le cravatte avevano il maggior giro d’affari, sta cambiando aspetto. Ora a calcare le passerelle sono lunghi giacconi, provenienti dalla moda orientale, maglioni a collo alto e camicie senza cravatta, dal colletto particolare e dalle fantasie uniche.
Come cambierà la moda maschile e il settore delle cravatte
Secondo gli esperti del settore la “cravatta” è un pezzo classico che non scomparirà. Come non è scomparso lo stile elegante, anche se si è assottigliato il numero di persone che lo indossano, delle cravatte si avrà sempre bisogno.
Sono l’accessorio delle grandi occasioni, dei colloqui di lavoro, delle lauree e del 18esimo compleanno, ma in questa veste la cravatta potrebbe aver stancato. Silvio Tombolini, direttore marketing e commerciale Tombolini, è sicuro che “la cravatta da giorno sta cambiando” e che deve essere sempre più leggera e destrutturata, rinnovata.
Per Filippo Ricci, direttore creativo della Stefano Ricci, la cravatta è e sarà sempre un acquisto emozionale, tanto per i collezionisti, quanto per le grandi occasioni. Si tornerà ad acquistare cravatte, ne sono convinti gli esperti del settore, ma non sarà più il classico di una volta, ma reinterpretato con tocchi moderni, fantasiosi e perché no androgini, seguendo il mercato e le mode giovanili.
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