Per il 2019, la BCE ha assegnato a Credem un requisito minimo di Cet1 all’8%. A dirlo è l’istituto, che fa inoltre sapere di non aver ricevuto raccomandazioni sull’incremento delle coperture dei crediti deteriorati.
Nell’ambito del processo annuale di revisione prudenziale (Supervisory Review and Evaluation Process – SREP), la Banca centrale europea ha assegnato a Credem un requisito minimo di CET1 dell’8%.
Il dato, precisa l’istituto, comprende il requisito di Pillar 2 (il “secondo pilastro” del nuovo accordo di Basilea) che è stato confermato all’1%, “il livello più basso tra le banche Italiane sotto vigilanza diretta della BCE”.
Coefficienti patrimoniali superiori a richieste
“La decisione della BCE è un’ulteriore conferma del livello di affidabilità e solidità del nostro Gruppo, a tutela di tutti coloro che hanno rapporti con l’istituto”, ha detto Nazzareno Gregori, Direttore Generale di Credem.
La BCE ha inoltre comunicato i livelli minimi di Tier1 Ratio a 9,5% e Total Capital Ratio a 11,5%, “a fronte –rileva Credem - di coefficienti patrimoniali del Gruppo già ampiamente superiori alle richieste”.
Con riferimento, alle recenti notizie di stampa, relative raccomandazioni della BCE alle banche in vista del progressivo incremento delle coperture dei crediti deteriorati, “il Gruppo Credem conferma di aver ricevuto analoga raccomandazione”.
Azioni Credem in rosso
A 5,09 euro, le azioni Credem segnano un calo dello 0,59% rispetto al dato precedente. Nell’ultima settimana le azioni Credem sono salite dell’1,4% e il saldo trimestrale registra un rosso del 3,4%.
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