Il circuito di carte USA Visa è solo l’ultimo player internazionale a farsi travolgere dalla NFT mania.
E alla fine anche Visa, colosso USA dei pagamenti, ha ceduto al fascino dei Non-fungible token (NFT), ovvero una particolare tipologia di token crittografici. Nello specifico, il circuito di carte ha investito 150.000 dollari (49,5 Ethereum) su un CryptoPunk, e cioè una delle 10.000 icone create dal collettivo Larva Labs nel 2017.
NFT, Visa investe $150.000 su un CryptoPunk
Visa, del resto, è da sempre uno dei player più attivi nell’ecosistema delle criptovalute e affini. Dopo aver creato una divisione ad hoc per seguire le evoluzioni sul fronte delle divise digitali, Wirex, ed aver avviato un progetto pilota propedeutico all’adozione della stablecoin USD Coin, l’ultima scommessa prende il nome di CryptoPunk 7610, uno dei 3.840 punk di sesso femminile coniato nel 2017 e passato per la prima volta di mano a 0,6 Ethereum, circa 114 dollari alla quotazione del tempo.
«Pensiamo che gli NFT giocheranno un ruolo importante nel futuro del retail, dei social media, dell’intrattenimento e del commercio», ha commentato l’Head of crypto di Visa, Cuy Sheffield. «Per aiutare i nostri clienti e partner a partecipare, abbiamo bisogno di una ampia comprensione dei requisiti infrastrutturali che permettono ai brand globali di acquistare e conservare NFT. Questo è solo l’inizio del nostro lavoro in questo spazio».
Bitcoin balza sopra i $50.000, poi ritraccia
Tra l’investimento di Visa e le nuove aperture di PayPal, che ha invece deciso di estendere oltre gli Stati Uniti il proprio servizio di criptovalute (nel Regno Unito, tra gli asset disponibili Bitcoin, Ethereum, Litecoin e Bitcoin Cash), il Bitcoin è tornato a scavallare ieri la soglia psicologica dei 50.000 dollari, ai massimi di tre mesi. Oggi la regina delle valute virtuali scambia leggermente sotto, quota 49.715, ma rimane in rialzo del 45% su base mensile.
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