Approvato il Decreto Giubileo: stanziati 900 milioni di euro in tre anni per finanziare progetti su tutto il territorio nazionale. A Roma scoppia la polemica.
Alla Camera è passata l’approvazione della conversione in legge del decreto per misure urgenti sul territorio, anche conosciuto come Decreto Giubileo.
Sul Decreto Giubileo si è scatenata la polemica per quanto riguarda la gestione dei fondi destinati a Roma, aprendo il fronte di un possibile scontro istituzionale.
Vediamo quali novità introduce il Decreto Giubileo, quali sono i progetti a cui sono destinati i finanziamenti e quali zone beneficeranno dei fondi messi in campo.
Decreto Giubileo: i principali punti della legge
Il Decreto Giubileo, approvato alla Camera con 256 voti favorevoli, 148 contrari e un astenuto, stanzia 900 milioni di euro in tre anni (765,1 per il 2015, 129,3 per il 2016 e 30 per il 2017). Si tratta di fondi da utilizzarsi per la riqualifica di tutto il territorio nazionale.
Tra gli interventi previsti ci sono il finanziamento di opere pubbliche incomplete e del presidio straordinario del territorio che prevede l’aumento di 1.500 militari fino a giugno 2016.
Di seguito i punti più importanti introdotti dal Decreto Giubileo:
- 50 milioni per la bonifica del comprensorio Bagnoli-Coroglio;
- 150 milioni alla Terra dei Fuochi, per smaltire i rifiuti;
- 10 milioni al Comune di Reggio Calabria per favorire il ritorno alla normalità dopo lo scioglimento degli organi elettivi per infiltrazioni mafiose;
- 50 milioni per il 2015 al Fondo emergenze nazionali;
- 50 milioni per il dopo Expo di Milano e 80 milioni per la creazione di un polo scientifico tecnologico;
- 10 milioni per la promozione del Made in Italy;
- 30 milioni alla Sardegna per il 2015 per la continuità territoriale;
- 100 milioni al Fondo nazionale per il servizio civile;
- 400 milioni per rifinanziare il Fondo sociale per l’occupazione e la formazione.
Sono previsti inoltre fondi per: interventi sulle linee metropolitane di alcuni comuni; manutenzione degli alloggi pubblici sfitti da destinare a persone disagiate; la realizzazione di impianti sportivi nelle periferie urbane; finanziare il settore cinema e audiovisivo.
Roma: polemica su chi dovrebbe gestire i soldi del Decreto Giubileo
Il Decreto Giubileo prevede anche 159 milioni di euro (94 per il 2015, e 65 per il 2016) per la riqualifica dell’area urbana di Roma.
In particolare si tratta di interventi volti al potenziamento della rete ferroviaria urbana, i servizi sanitari di emergenza, il decoro urbano e la riqualifica delle periferie. Il problema consiste in chi decide l’amministrazione dei soldi, e secondo il provvedimento a stabilirlo saranno “uno o più decreti del Presidente del Consiglio”.
Dunque sia il commissario straordinario Tronca, sia il futuro sindaco che sarà eletto in primavera, sono esclusi dal processo decisionale.
Sul caso Decreto Giubileo c’è il rischio di uno scontro istituzionale
Fabio Rampelli (Fratelli d’Italia) seguito da Forza Italia, Lega Nord, Movimento 5 Stelle, Sinistra italiana e Alternativa Libera-Possibile, ha lamentato una “deriva plebiscitaria” del governo, poiché è inaccettabile che sia il Presidente del Consiglio a decidere come vadano spesi i soldi di una municipalità.
L’emendamento di Rampelli, che chiedeva che le risorse fossero elargite di concerto col sindaco della Capitale, è stato bocciato in aula a Montecitorio. Sebbene siano stati raccolti a favore dell’emendamento 158 voti, questi non sono serviti a nulla.
Se in primavera dovesse essere eletto un sindaco di una delle forze di opposizione al PD, allora si corre il rischio di un gravissimo “scontro istituzionale”, secondo l’opinione del Movimento 5 Stelle per voce della deputata Roberta Lombardi.
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