Decreto Legge fiscale numero 193/2016: via libera della Camera. Adesso il testo approda in Senato. Cancellata la norma cd. «salvagente» per le piccole partite iva in regime forfettario.
Il Decreto Legge 193/2016 è stato approvato in prima lettura dalla Camera dei Deputati; atteso ora il passaggio in Senato. Tante le novità rispetto al testo originale: rottamazione Equitalia estesa nel numero delle rate e nel periodo temporale, comunicazioni IVA trimestrali (nuovo spesometro) con sanzioni ridotte e altro ancora.
In materia di partite IVA brusca marcia indietro del Governo Renzi. Nelle scorse settimane si era parlato di un importante norma per agevolare le partite iva nel regime forfettario (quindi le piccole partite iva). Nulla da fare: mancano le coperture finanziarie.
Ma in cosa consiste questo stop al cosiddetto salvagente per le partite iva che operano nel regime forfettario?
Stop alla norma di agevolazione per partite iva regime forfettario
Una delle questioni maggiormente attese in questa fase di conversione del Decreto Legge 193/2016 era rappresentata dalla cosiddetta norma salvagente per le partite iva nel regime forfettario.
La proposta in campo era quella di consentire il superamento parziale del limite di ricavi previsto per i contribuenti titolari di partita iva nel regime forfettario (variabili a seconda del codice Ateco di riferimento). In estrema sintesi, si dava la possibilità alla “piccola partita iva” di sforare il limite di ricavi previsto, pagando una maggiore imposizione fiscale sul differenziale.
A titolo di esempio: se il limite di ricavi considerato fosse 30.000 euro ed il titolare di partita iva ne avesse conseguiti 36.000 la norma bocciata oggi avrebbe consentito di permanere nel regime pagando una maggiore imposizione fiscale su 6.000 euro, garantendo comunque al contribuente la permanenza nel regime anche per il periodo d’imposta successivo.
Tuttavia, il Governo Renzi non ha superato l’esame della Ragioneria Generale dello Stato che ha bocciato le coperture finanziarie messe in campo dall’Esecutivo.
Decreto Legge 193/2016: confermate le attese su rottamazione Equitalia
La rottamazione delle cartelle Equitalia con eliminazione totale delle sanzioni viene estesa a tutto il 2016; più tempo per pagare ed una rata in più. Sono queste le principali modifiche che il primo passaggio Parlamentare di conversione del Decreto Legge 193/2016 ha confermato.
Le rate passano da 4 a 5; tuttavia, rimane l’obbligo di versare almeno il 70% del dovuto entro il 2017: di conseguenza, l’aumento delle rate appare quasi un bluff.
Cambiano anche le scadenze inizialmente previste dal Decreto Legge 193/2016 per fare domanda di adesione agevolata e per ottenere la relativa risposta. Ecco le ultime novità.
Confermate le attese in materia di rottamazione Equitalia
La rottamazione delle cartelle Equitalia con totale eliminazione delle sanzioni da versare è in dirittura d’arrivo. Cosa cambia? Partiamo dalla possibile dilazione in 2 o più rate.
Inizialmente il Decreto fiscale prevedeva la possibilità di pagare in un’unica soluzione o fino a quattro rate. Con gli emendamenti proposti sino ad ora la situazione cambia e le rate possono arrivare fino a cinque. Tuttavia, rimane il vincolo di versare almeno il 70% delle somme dovute entro il prossimo 31 dicembre 2017. E ciò, evidentemente, non aiuta i contribuenti che hanno debiti molto alti.
Il pagamento dovrà essere effettuato durante il 2017 ed il 2018 in rate di pari importo distribuite come segue:
- 70% entro la fine del 2017 (con scadenza rate fissata per luglio, settembre e novembre);
- 30% entro settembre del 2018 (con scadenza rate fissata per aprile e settembre).
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