Deutsche Bank pubblica i dati sul secondo trimestre; il fatturato aumenta del 17% ma le spese processuali per numerosi contenziosi ammontano a 1.2 miliardi di euro.
Le spese processuali hanno pesato in larga misura sui profitti di Deutsche Bank in questo trimestre.
L’istituto di credito affianca un aumento del fatturato del 17% ad un boom sulle spese legali a 1.2 miliardi, contro i 757 milioni dello scorso anno.
John Cryan, il nuovo amministratore delegato in carica dall’inizio del mese, ha espresso la sua valutazione riguardo i dati trimestrali della Deutsche Bank, descrivendo i costi «inaccettabilmente alti».
«Una solida crescita dei ricavi sottolinea i punti di forza fondamentali delle nostre attività e l’impegno del nostro team. Tuttavia, le nostre sfide sono evidenti sul livello inaccettabilmente elevato dei nostri costi, sul fardello continuo di accuse e pesanti contenziosi, sul bilancio che deve essere più efficiente, e sui ricavi per azioni deboli.»
Ecco i punti fondamentali del report trimestrale della Deutsche Bank:
- l’utile privo delle imposte è stato di € 1,2 miliardi nel secondo trimestre, a fronte dei 917 milioni dello scorso anno;
- i ricavi netti di Deutsche Bank sono stati di 9.2 miliardi di euro, con un incremento del 17%. Circa 570 milioni di euro della crescita dei ricavi è stato dovuto a «movimenti di cambio favorevoli.»;
- l’accantonamento per future perdite sui crediti è stato 151 milioni, in calo di € 98 milioni, pari al 39%, rispetto allo scorso anno.
Cryan, che assunto quando il CEO precedente Anshu Jain è stato estromesso all’inizio di quest’anno, ha fatto capire che avrebbe apportato grandi cambiamenti all’interno della banca.
"Dobbiamo essere disciplinati nel modo, nel luogo e con chi facciamo affari.
Dobbiamo esaminare in modo critico eventuali paesi, linee di business, prodotti e relazioni che sono poco attraenti. Dobbiamo compattare il nostro stato patrimoniale, concentrandoci sulle nostre tante attività a basso rendimento."
Sono in vista cattive notizie per alcuni manager:
«Dobbiamo ridurre la complessità organizzativa, che inibisce un processo decisionale efficace, offusca la responsabilità e incorpora costi inutili.»
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