Di Maio, nuovo Decreto per dare più soldi alle famiglie: sconti su nido, pannolini e bonus baby-sitter. In più un assegno familiare di importo maggiore, anche per i lavoratori autonomi.
Un nuovo Decreto legge per dare più soldi alle famiglie ed incentivare la natalità: ad annunciarlo è il Ministro Di Maio sulla sua pagina Facebook, il 12 maggio, in occasione della festa della mamma.
La proposta del Vicepremier prevede sconti sulle rette dell’asilo nido, l’acquisto dei pannolini e la baby-sitter. Ma la novità più importante riguarda l’assegno familiare: Di Maio vuole introdurre un assegno fisso in base al numero dei figli, come accade in Francia e Germania. L’assegno familiare, inoltre, sarà destinato a tutti i lavoratori con figli a carico, e non solo per i lavoratori dipendenti, come accade ora.
Per attuare il Decreto sarà utilizzato il miliardo di euro risparmiato dal reddito di cittadinanza.
Un Decreto legge a sostegno delle famiglie: la proposta del Ministro Di Maio
Il Vicepremier Luigi Di Maio ha annunciato di star lavorando ad un Decreto legge per dare più soldi alle famiglie: prevede sconti sulle rette del nido, pannolini, bonus baby-sitter e un assegno familiare mensile più consistente rispetto a quello attuale.
Le risorse economiche a sostegno del Decreto famiglie ci sono già. Di Maio, infatti, ha annunciato che sarà utilizzato il miliardo di euro risparmiato dal reddito di cittadinanza, dato che circa il 25% delle richieste sono risultate non idonee.
La discussione della proposta da parte del Ministero del Lavoro è prevista per il 15 maggio, e sarà aperta a tutte le forze politiche, anche di opposizione, dato che il sostegno alle famiglie è un argomento trasversale a tutti i partiti, sul quale servono appoggio e compattezza.
Decreto legge a sostegno delle famiglie: l’assegno familiare
Punto centrale del Decreto legge proposto da Di Maio è la revisione dell’assegno familiare, che oggi viene riconosciuto solamente ai lavoratori dipendenti. Volontà del Vicepremier è quella di estendere l’assegno anche ai lavoratori autonomi con figli a carico.
Il Ministro intende rivedere l’assegno sul modello di Francia e Germania, dove viene erogato in misura fissa in base al numero dei figli - da 100 a 600 euro mensili - e non proporzionale come avviene oggi in Italia.
Il tavolo del Governo
Come anticipato, il tavolo del Governo per discutere del Decreto potrebbe riunirsi già il 15 maggio, in occasione della Giornata internazionale della famiglia, con la partecipazione del Forum delle Associazioni familiari che, già in passato, aveva proposto l’introduzione di un assegni familiare “universale” del valore di 150 euro mensili. Tale assegno dovrebbe essere corrisposto per ogni figlio nato e fino al compimento del 26°anno di età, se ancora studente.
La proposta del Forum delle Associazioni familiari verrebbe a costare circa 15 miliardi di euro, risorse che potrebbero essere reperite attraverso il riordino degli assegni familiari attuali e la rimodulazione degli 80 euro di Renzi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA