Per tutti gli statali potrebbe arrivare presto l’obbligo del super green pass al lavoro. Ma esiste una seconda possibilità: certificazione rafforzata solo per chi lavora a contatto con il pubblico.
Al momento sono tutte ipotesi - Mario Draghi lo ha ribadito a margine dell’incontro avuto con il nuovo cancelliere tedesco - ma la possibilità di estendere l’obbligo vaccinale per tutti i dipendenti pubblici è concreto.
Qualsiasi decisione a riguardo viene rimandata alla giornata di giovedì 23 dicembre, quando la Cabina di regia si riunirà e sulla base dei dati sulla variante Omicron verrà scelta la linea da seguire. Le restrizioni possibili sono diverse e alcune guardano anche al mondo del lavoro: in particolare il Governo sta valutando se sussiste la necessità di estendere l’obbligo vaccinale anche ad altre categorie di lavoratori.
Secondo quanto riportato da Repubblica vi sono elevate possibilità riguardo all’estensione del super green pass per alcune categorie di lavoratori (non per tutti come invece si vociferava fino a qualche giorno fa).
Super green pass per tutti i dipendenti pubblici? Facciamo chiarezza
Da giorni, seppure Mario Draghi ribadisce che “nessuna decisione è stata presa ancora”, nel Governo è in atto un dibattito su come contrastare la variante Omicron. L’obiettivo è sempre quello di aumentare il numero di vaccinati, al quale si aggiunge la spinta sulle terze dosi: per questo motivo, oltre a prevedere ulteriori restrizioni che possano limitare i contagi durante i grandi eventi organizzati appositamente per le festività, si ragiona sulla possibilità di estendere l’obbligo vaccinale a ulteriori categorie di lavoratori.
In realtà si parla di estensione del super green pass - e non di obbligo d’immunizzazione come già stato per insegnanti, sanitari e forze dell’ordine - ma nel concreto poco cambia: chi non ha contratto il Covid da meno di 6 mesi dovrà comunque vaccinarsi se vuole continuare a lavorare.
La domanda a cui rispondere è: chi? Ebbene, sembra che nel Governo si sia parlato della possibilità di estendere l’obbligo vaccinale a tutti i dipendenti pubblici, proposta su cui il Ministro della Funzione pubblica Brunetta si è sempre esposto positivamente, ma non è da escludere che la via intrapresa potrebbe essere un’altra.
Nel dettaglio, le ipotesi sono appunto due:
- limitarsi a tutti i dipendenti pubblici, non intervenendo quindi sulla sfera del lavoro privato;
- estendere l’obbligo vaccinale anche ai dipendenti del settore privato, ma cambiando il criterio di base. Nel dettaglio, potrebbe essere richiesto il super green pass solamente a coloro che lavorano a contatto con il pubblico.
Qualora dovesse esserci convergenza sul secondo punto, dunque, il super green pass non diventerebbe obbligatorio per tutti i dipendenti pubblici ma solamente per quelli impiegati in attività di front office. Per chi non lavora a contatto con il pubblico, dunque, il vaccino non sarebbe necessario in quanto basterebbe un tampone negativo effettuato nelle 48 o 72 ore precedenti (a seconda della tipologia dello stesso).
E lo stesso varrebbe anche per il settore privato: sì al super green pass per chi lavora a contatto con il pubblico, nessun obbligo particolare per gli altri (ai quali comunque continuerà a essere richiesto il normale green pass).
Super green pass per dipendenti pubblici: quando arriverà una decisione?
In ogni caso è molto probabile che almeno per una fetta di dipendenti pubblici il super green pass diventerà obbligatorio a breve. Una decisione definitiva, come anticipato, arriverà nelle prossime ore e verrà formalizzata nel corso della Cabina di regia in programma giovedì 23 dicembre.
D’altronde, la risalita dei contagi - e la conseguente necessità di evitare nuove chiusure - impongono decisioni di questo genere. Tant’è che nei giorni scorsi anche le associazioni datoriali e i sindacati si sono espresse in maniera positiva nei confronti dell’obbligo vaccinale.
Nel contempo, come anticipato, è possibile che verrà fatto in modo di velocizzare le terze dosi. Come? La soluzione è quella di ridurre la durata di super e green pass ordinario, accorciandolo a 5 o 6 mesi.
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