Divorzio, la donna non può più usare il cognome del marito: ultime della Cassazione

Isabella Policarpio

14 Febbraio 2020 - 11:11

Dopo la sentenza di divorzio, la donna non può più utilizzare il cognome dell’ex marito, anche se è un personaggio noto in società o appartenente al mondo dello spettacolo. La Cassazione respinge il ricorso di una ex moglie.

Divorzio, la donna non può più usare il cognome del marito: ultime della Cassazione

La donna che divorzia dal marito non può più utilizzare il cognome dell’ex, nella vita privata e tanto meno in quella pubblica. L’unica eccezione a questa regola è lo stato vedovile.

In realtà la pratica di utilizzare il cognome del marito anche dopo la fine del matrimonio non è più così diffusa come lo era in passato, tuttavia molte donne preferiscono utilizzarlo quando l’uomo è famoso o ha una certa posizione sociale. Ma anche in questo caso, se scatta il divorzio, non si potrà più continuare con questa abitudine. Anche perché ciò potrebbe causare dei danni all’immagine all’ex coniuge.

La Corte di Cassazione si è recentemente espressa su questo argomento, ribadendo il divieto, anche se l’ex ha un cognome “noto” in società.

Con il divorzio la donna perde il cognome del marito, anche se famoso

Molte donne, anche dopo il divorzio, continuano ad utilizzare in pubblico il cognome del marito. Questa accade soprattutto alle donne che hanno contratto matrimonio con una persona famosa o comunque con una certa notorietà nell’ambiente sociale e quindi, anche se il matrimonio è ormai finito, l’ex moglie potrebbe avere interesse ad essere associata all’ex coniuge.

Sull’argomento è recentemente intervenuta la Corte di Cassazione (sentenza 3454/2020) che ha ribadito il divieto, respingendo il ricorso di una donna che invece sosteneva di poter continuare a sfruttare il cognome dell’ex marito, e di riflesso la sua posizione sociale.

I giudici hanno respinto il ricorso, accogliendo invece le motivazioni dell’ex, il quale voleva mettere fine a questa abitudine.

Cognome del marito dopo il matrimonio, cosa dice la legge

Facciamo chiarezza su cosa dice la legge in materia di acquisizione del cognome del marito. Dunque, dopo il matrimonio la donna non perde il suo cognome, ma semplicemente aggiunge al suo anche quello del marito, ma questo non significa che è obbligata ad utilizzarlo in pubblico; si tratta, infatti, di una scelta personale.
Il Codice civile, all’articolo 143 bis, prevede che

“La moglie aggiunge al proprio cognome quello del marito e lo conserva durante lo stato vedovile, fino a che passi a nuove nozze.”

A questo punto una domanda sorge spontanea, quale cognome deve utilizzare la moglie dopo il matrimonio per firmare documenti e atti ufficiali?

Mantenere il cognome del marito: diritto della vedova

Quanto abbiamo detto per il divorzio, non si estende al caso in cui il marito viene a mancare durante il matrimonio. La vedova, infatti, se lo desidera può continuare ad usare in pubblico il cognome del coniuge defunto e quindi a farsi identificare come la Sig.ra “Rossi”, ad esempio.

Tuttavia, se la donna decide di risposarsi perderà immediatamente la possibilità di farsi chiamare con il cognome del marito defunto.

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