Una bozza del testo dei decreti sicurezza è ormai pronta per essere votata in Parlamento. Il precedente DL Salvini viene in gran parte modificato.
La maggioranza di governo e la ministra dell’Interno Lamorgese, hanno trovato l’intesa per un nuovo testo che modifica sostanzialmente i decreti sicurezza di Matteo Salvini. Innanzitutto, il nuovo Dl sicurezza mette fine alle multe milionarie dirette alle navi Ong, le sanzioni tornano nel range compreso tra 10.000 euro e 50.000 euro. Tuttavia, resta previsto l’arresto fino a due anni, per coloro che violano le norme che regolano le operazioni di soccorso e di ricerca, ovviamente, dopo l’eventuale condanna processuale.
Iscrizione all’anagrafe dei richiedenti asilo
E’ importante sottolineare che il nuovo testo dei decreti sicurezza dà la possibilità ai richiedenti asilo di iscriversi all’anagrafe comunale. D’altronde, non si sarebbe potuto fare diversamente, in quanto la Consulta ne ha dichiarata illegittima l’esclusione, che potrebbe divenire causa di limitazioni all’attività di controllo delle autorità sulle persone che soggiornano nel territorio statale.
Viene ampliata la possibilità di usufruire di una protezione umanitaria e di chiedere permessi speciali da parte di coloro che rischiano di subire trattamenti disumani e degradanti nel loro Paese, da chi ha bisogno di cure mediche, di chi proviene da Stati in cui si sono verificate gravi calamità.
I tempi di trattenimento nei centri permanenti per il rimpatrio vengono diminuiti da 180 a 90 giorni. Salvini aveva concesso solo ai rifugiati il sistema di accoglienza Siproimi, il nuovo Dl sicurezza apporta delle modifiche. Ci saranno due livelli, di assistenza e integrazione.
I Comuni saranno dotati di piccole strutture dedicate ai richiedenti asilo. E’ prevista dal nuovo testo la trasformazione dei permessi di soggiorno in permessi lavorativi.
Accolta la richiesta di Sergio Mattarella sulla “tenuità del fatto” riguardo le ipotesi di violenze a pubblico ufficiale.
Bozza dl sicurezza pronto, ma da approvare
Il testo dei decreti sicurezza sarà sottoposto all’attenzione delle autonomie locali, ma per l’approvazione del CDM e la procedura di conversione, ci sarà da attendere settembre, quando il Parlamento si rimetterà al lavoro.
Per trovare l’intesa ci sono voluti cinque incontri al Viminale, le forze politiche di maggioranza non erano d’accordo, inizialmente. PD, LeU e Italia Viva volevano dare un segnale molto forte in discontinuità con i Dl sicurezza di Salvini, mentre il M5S che aveva contribuito alla loro stesura, in quanto facente parte del governo con la Lega, voleva tenere conto e accogliere solo le criticità espresse dal Presidente della Repubblica. Alla fine, la posizione pentastellata è andata maggiormente incontro alle richieste degli alleati di governo. Il via libero alla bozza del decreto sicurezza è avvenuto nella serata del 30 luglio 2020.
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