In Friuli Venezia Giulia alcuni casi sospetti di Covid-19 si sono rivelati essere polmoniti da legionella. La situazione.
Un focolaio di legionella si è manifestato nel comune di Aviano in Friuli Venezia Giulia. Sono otto finora i casi accertati di questo cluster, i quali appartengono a nuclei familiari distinti ma residenti nella stessa zona urbana.
Visto questo link epidemiologico, si è dunque subito pensato alle condutture idriche come veicolo per la propagazione dell’infezione, tra cui le docce.
Il comune ha pertanto repentinamente avviato un’indagine tramite il dipartimento di prevenzione in comunione con il gestore idrico Hydrogea, eseguendo prelievi nelle abitazioni delle persone coinvolte. L’esito degli esami è atteso a giorni.
A causa dei sintomi respiratori manifestati, come tosse, febbre e malessere generale, è scattato il protocollo diagnostico per Covid-19. I pazienti sono stati quindi sottoposti al tampone che però ha dato esito negativo, permettendo la diagnosi di legionellosi. Al momento sono tutti tenuti sotto osservazione all’ospedale di Pordenone, ma nessuno presenta condizioni critiche.
Docce e impianti idrici, così si trasmette la legionella
Sono quindi scattate nel comune friulano diverse misure per il contenimento e la prevenzione della diffusione del batterio.
Mentre non è mai stata dimostrata la trasmissione interumana tra un individuo e l’altro, motivo per il quale il lockdown non sarebbe un provvedimento adeguato, tale malattia viene contratta per inalazione, aspirazione o microaspirazione di particelle d’acqua contenente legionella.
La fonte di infezione è costituita dagli ambienti acquatici sia naturali che artificiali, come ad esempio le condotte cittadine, le tubature degli edifici, fontane, piscine e impianti di condizionamento che, soprattutto a temperature caldo-tiepide, agiscono da veicolo della batteriosi e permettono l’accidentale inalazione della stessa.
Le autorità locali hanno quindi invitato la popolazione ad adottare alcune norme di comportamento per isolare il focolaio. Tra queste, anche il consiglio di non fare la doccia nelle prossime ore.
Sindaco di Aviano: “Situazione sotto controllo”
Come riportato in diversi protocolli, questa misura da sola potrebbe non essere sufficiente, ma occorre anche evitare di entrare in contatto con tutto ciò che può determinare l’evaporazione di molecole d’acqua, come i rubinetti.
Come dichiarato dal sindaco di Aviano Ilario Di Marco: “La situazione è sotto controllo e il Dipartimento di Prevenzione di Pordenone esclude pericoli per la popolazione. È importante che non ci sia allarmismo, perché la situazione è circoscritta, anche se i contorni non sono ancora ben definiti”.
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