Il governo dà la possibilità ai cittadini di acquistare test antigenici a prezzi calmierati. Quanto costano adesso i tamponi?
Il governo ha prorogato fino al 31 dicembre la possibilità di acquistare tamponi a prezzi calmierati, validi sia per lo screening sia per l’emissione del green pass.
Da oggi in poi sarà quindi possibile effettuare test antigenici a prezzi scontati per i cittadini bisognosi che vogliono tenersi sotto controllo oppure per quelli che, per il momento, non vogliono, o non possono, procedere con l’inoculazione del vaccino.
Purtroppo, non tutte le farmacie hanno aderito all’accordo; tuttavia, è disponibile un elenco - che potete scaricare di seguito - con tutti gli indirizzi di dove invece è possibile risparmiare sui test.
Tamponi antigenici a prezzi calmierati
Con l’ultimo decreto sul green pass, oltre a prevedere l’obbligo della certificazione sul posto di lavoro, il governo ha prolungato fino a dicembre la possibilità di acquistare tamponi antigenici a prezzi calmierati. Il tampone, oltre a essere uno strumento per tracciare i contagi, è anche valido per ottenere il green pass nel momento in cui un cittadino non voglia sottoporsi all’inoculazione del siero vaccinale.
I tamponi non sono stati resi completamente gratuiti per la totalità dei cittadini per svariati motivi. Uno su tutti la disincentivazione a sottoporsi all’inoculazione del vaccino. Una ulteriore motivazione è l’esborso da parte del governo di fondi che poi dovranno essere ripagati dai cittadini stessi con le tasse.
Dove si possono acquistare i test a prezzi calmierati?
I cittadini italiani potranno rivolgersi alle farmacie per effettuare i test a prezzi moderati. Nello specifico il prezzo viene calmierato in base alle fasce d’età:
- i ragazzi con età compresa tra i 12 ed i 18 potranno acquistare il tampone al prezzo di 8 euro;
- gli over 18, invece, potranno acquistare il test al prezzo di 15 euro.
Le farmacie che hanno aderito sono 8.500 circa e di seguito potete scaricare l’elenco disponibile sul sito del Commissario straordinario all’emergenza Covid-19.
Ricordiamo poi che oltre alle farmacie, i tamponi a prezzi calmierati si trovano anche nelle strutture sanitarie convenzionate, autorizzate o accreditate con il Servizio Sanitario Nazionale, o comunque autorizzate dalle regioni alla somministrazione di test antigenici rapidi.
Tamponi gratuti per i cittadini fragili
Il tampone rapido, oltre ad avere il prezzo di vendita calmierato per tutti i cittadini italiani, sarà gratuito per i soggetti fragili. I cittadini con disabilità o in condizione di fragilità, che non possono effettuare la vaccinazione anti SARS-CoV-2, a causa di patologie ostative certificate, nonché per i soggetti esenti dalla campagna vaccinale, potranno quindi ottenere il tampone gratis recandosi nelle strutture apposite.
Green pass in farmacia
Oltre ai tamponi rapidi a prezzi calmierati, le farmacie potranno stampare una copia del green pass ai cittadini che lo richiederanno. Rientrano infatti tra i presidi autorizzati al rilascio della documentazione per chi non riesce a farlo da sé, per esempio le persone anziane.
In caso di negatività al virus, le farmacie si comporteranno come laboratori privati ed Asp, ergo comunicheranno al sistema centrale, direttamente collegato con il ministero della Salute, l’esito del tampone che provvederà successivamente a generare il codice Authcode necessario per scaricare la certificazione verde.
Il provvedimento si configura quindi come una specie di possibilità di scelta da parte dei cittadini ancora dubbiosi sul da farsi e per tutti quelle persone che per motivi di salute non potranno vaccinarsi.
Quanto costa non vaccinarsi per chi lavora
I tamponi consentono di avere il green pass anche per chi non è vaccinato. Quello molecolare copre un arco temporale di 72 ore, mentre quello antigenico 48. Visti gli obblighi sempre più stringenti che il governo ha previsto anche per i luoghi di lavoro, poter continuare la propria attività da non vaccinato comporta un esborso di denaro non indifferente.
Con i nuovi prezzi, calmierati dal governo, chi sceglie di non vaccinarsi, ma vuole continuare a lavorare senza ripercussioni alcune, spenderà introno alle 180 euro al mese, contando 15 euro per test antigenico. Con i prezzi precedenti, che andavano dai 30 ai 50 euro, una persona non vaccinata avrebbe speso dalle 450 alle 750 per permettersi di lavorare: un respiro di sollievo per chi ancora è indeciso riguardo al vaccino.
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