È il giorno di BCE e Fed. Draghi sorprende i mercati e ammette: pronti a nuovo stimolo all’economia. Yellen: Brexit aprirebbe ad un’era di incertezza.
È la giornata dei presidenti delle banche centrali più potenti al mondo: Mario Draghi, presidente della Banca Centrale Europea, davanti alla commissione per gli affari economici e monetaria presso il parlamento europeo, sottolinea che la BCE è pronta a tutto, anche in caso Brexit.
Poco più tardi, Janet Yellen da oltreoceano fa eco e ammette davanti al Congresso USA di stare monitorando con attenzione gli sviluppi del referendum Brexit.
Se da una parte il presidente della Federal Reserve degli Stati Uniti conferma che il rialzo dei tassi di interesse sarà graduale, Draghi prende alla sprovvista i mercati facendo scendere rapidamente il cambio euro-dollaro. Il presidente della BCE rivela che «un nuovo stimolo è in cantiere».
Draghi: BCE prepara nuovo stimolo
Mario Draghi spinge la rapida discesa dell’euro contro il dollaro USA con le parole che annunciano «un ulteriore stimolo in preparazione». In pochi istanti la moneta unica ha perso oltre 30 pips.
Certamente, nessuno si aspetta una nuova ondata di stimolo monetario nel breve termine, ma il commento ha preso alla sprovvista i mercati.
Il copione di Draghi, per il resto, non stupisce: come siamo abituati, il numero uno della BCE nel suo discorso preparato si limita a ribadire i contenuti svelati durante l’ultima riunione di politica monetaria, per poi rispondere alle domande pungenti dei parlamentari.
Non c’è dubbio che la Brexit e la sentenza della Corte tedesca di oggi sul OMT siano stati i punti focali dell’intervento di Mario Draghi al parlamento UE.
Draghi: inflazione sottotono, pronti per Brexit
Come già rivelato per bocca del presidente Draghi, la ripresa dell’eurozona è in ripresa dall’inizio dell’anno, notizia con cui ha cura di iniziare il suo discorso davanti alla commissione.
La BCE, prosegue Draghi, si aspetta che la ripresa proceda ad un ritmo moderato ma costante.
Tuttavia, i livelli di investimenti rimangono troppo bassi ed urge un’azione coordinata da parte dell’Unione Europea per affrontare la mancanza di fiducia delle aziende che continuano a non voler investire.
Secondo il numero uno della BCE dei miglioramenti sul fronte dell’unione dei mercati dei capitali sono indispensabili per spingere lo sviluppo di un contesto favorevole agli investimenti produttivi.
Sul fattore Brexit, il commento non si fa attendere: Draghi conferma che la BCE è pronta a qualsiasi rischio berrà generato da risultato del referendum del Regno Unito.
Infine, la promessa di rito: la banca centrale è disposta ad utilizzare tutti gli strumenti i disponibili nel suo mandato, se necessario.
L’orientamento di Draghi di oggi si mantiene in linea con il recente approccio cauto ma ottimista.
Yellen: approccio graduale ai tassi a causa del mercato del lavoro
Un approccio cauto al rialzo dei tassi di interesse rimane necessario all’interno della politica monetaria statunitense a seguito dei dati sul mercato del lavoro, secondo quanto sottolineato dal presidente Fed Janet Yellen.
Davanti al Congresso USA la Yellen mostra come gli indicatori disponibili fino ad ora stiamo segnalando una ripresa dell’economia statunitense nel secondo trimestre 2016. La spesa dei consumatori sta sostenendo la crescita economia.
La Federal Reserve rimane concentrata nel monitorare l’andamento della crescita dei posti di lavoro e dell’inflazione.
Ancora una volta, il presidente della banca centrale numero uno la mondo si trova a ribadire che il FOMC agirà sui tassi di interesse in modo graduale.
Yellen: da economia USA segnali contrastanti
La Federal Reserve, ammette la Yellen, in questo momento non punta in modo particolare alla forward guidance e ribadisce che è importante non reagire in modo esagerato a singoli report macroeconomici.
La Fed non rialzerà i tassi prima di essere sicura che l’economia sia pienamente in carreggiata.
Yellen: attenzione a Brexit
La Yellen non si dice preoccupata per i rischi che stanno minacciando la stabilità finanziaria, sebbene la banca centrale degli Stati Uniti stia monitorando attentamente il voto sulla Brexit.
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