Draghi: stimolo è necessario. Estensione QE in arrivo a dicembre?

Flavia Provenzani

18 Novembre 2016 - 14:37

Mario Draghi al Congresso bancario europeo: stimolo monetario necessario, l’inflazione dovrà essere indipendente. Estensione QE oltre marzo 2017 alla riunione in programma l’8 dicembre?

Draghi: stimolo è necessario. Estensione QE in arrivo a dicembre?

Mario Draghi, ospite alla 26° edizione del Congresso bancario europeo (European Banking Congress) a Francoforte, coglie l’occasione per confermare ancora l’impegno nella BCE nell’implementazione dello stimolo monetario all’interno dell’economia dell’Eurozona.

La politica monetaria deve essere un aspetto essenziale negli sforzi con lo scopo di rialzare i tassi di inflazione anche nei prossimi anni, aggiunge il presidente della Banca Centrale Europea.
Il mercato già punta ad una nuova estensione del piano QE oltre marzo 2017 durante la riunione del prossimo mese, in programma l’8 dicembre.

«Malgrado la ripresa dei prezzi dovuta alla graduale chiusura dell’eccesso di capacità produttiva, un adeguamento durevole del percorso di inflazione dipende ancora dalla prosecuzione delle attuali condizioni finanziarie, favorevoli come mai prima d’ora.»È per questa ragione che confermiamo il nostro impegno a mantenere il livello molto elevato di stimolo monetario che è necessario per garantire la convergenza durevole dell’inflazione verso i livelli prossimi ma inferiori al 2% nel medio termine".

Sull’outlook dell’Eurozona pesa l’incertezza, come riferito da Draghi, anche se il numero uno della BCE si è ben guardato dal fare un chiaro riferimento all’instabilità creata dal referendum Brexit e agli effetti portati dalla vittoria di Trump alle Elezioni USA 2016. In vista, poi, il referendum costituzionale in Italia e le elezioni in Germania e in Francia.

L’inflazione e il suo rialzo dovranno arrivare ad essere indipendenti dalla BCE prima di ridurre lo stimolo economico.
La dinamica dell’inflazione dovrà sostenersi da sola”, ha detto Draghi.

Draghi si mostra più pessimista di quanto siamo stati abituati a vedere nel corso dell’anno, segnale interpretato da molti come un’anticipazione di qualche novità di politica monetaria in programma l’8 dicembre.

«Non possiamo essere troppo ottimisti sulle prospettive economiche», ha dichiarato il presidente della BCE, anche se in seguito aggiunge che la fiducia sulla ripresa ha registrato una ripresa considerevole rispetto ad un anno fa.

Nel 2016, aggiunge Draghi, finalmente il PIL dell’economia dell’Eurozona ha raggiunto i livelli pre-crisi e migliorato il mercato dell’occupazione, con un’aggiunta di 4 milioni di posti di lavoro dal 2013.

«Il PIL nella zona euro ha superato il livello pre-crisi per la prima volta nel 2016, con la ripresa dell’economia che prosegue a un ritmo moderato. La ripresa rimane dipendente dalle condizioni di finanziamento che a loro volta dipendono dal sostegno monetario che la BCE si impegna a fornire».

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