L’autorità finanziaria europea annuncia in via ufficiale: addio alle opzioni binarie, arrivano nuovi limiti massimi per la leva finanziaria e requisiti sempre più duri sui CFD.
L’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA) si è finalmente pronunciata in via ufficiale sulle restrizioni da applicare alla leva finanziaria all’interno dell’industria del trading online. Ignorando le numerose richieste di clienti e broker, l’autorità sovranazionale europea ha scelto di limitare la leva che i broker possono offrire ai propri clienti.
La decisione dell’ESMA prevede, inoltre, lo stop totale al marketing, alla distribuzione e alla vendita di opzioni binarie e introduce una leva a più livelli in base ai diversi strumenti a cui viene applicata. E ogni CFD offerto dai broker dovrà necessariamente rispettare dei requisiti rigorosi.
I limiti alla leva dall’ESMA
Le restrizioni alla leva finanziaria applicabile ai clienti saranno introdotte su diversi livelli. I CFD sulle coppie valutarie principali avranno una leva massima di 30:1; per gli indici, le altre coppie valutarie la leva massima sarà di 20:1; per le altre materie prime e gli indici non importanti il rapporto massimo è di 10:1. I broker potranno offrire titoli azionari con leva 5:1 e criptovaluta con leva massima a 2:1.
Come previsto, i broker dovranno anche fornire una protezione dal saldo negativo e chiudere le posizioni a margine ogni volta che l’account raggiunge il 50% del margine minimo richiesto.
Sono inoltre vietati i bonus e qualsiasi forma di incentivo all’attività di trading e gli intermediari devono sono obbligazioni a sviluppare un avviso standardizzato sul rischio di tale attività che mostri in quale percentuale i propri clienti perdono denaro.
CFD verso il tramonto?
L’ESMA intende adottare le nuove restrizioni sulle opzioni binarie e sui CFD a poca distanza dalla pubblicazione ufficiale della sua decisione avvenuta il 23 marzo. Le misure saranno implementate nelle lingue ufficiali presenti nell’UE nelle prossime settimane, a seguito delle quali il regolatore sovranazionale pubblicherà un avviso ufficiale sul proprio sito web.
La procedura prevede che le misure vengano successivamente pubblicate sulla Gazzetta ufficiale dell’UE. L’attuazione ufficiale del divieto alle opzioni binarie è prevista entro un mese, mentre le restrizioni sui CFD dovranno essere applicate entro i due mesi successivi alla pubblicazione in Gazzetta.
Stando a quanto previsto dai regolamenti MiFIR, l’ESMA può introdurre tali misure di intervento solamente su base temporanea per un massimo di tre mesi. Si prevede che l’autorità pubblichi tali restrizioni prima della fine dei tre mesi e prenda in considerazione la necessità di un’estensione su base trimestrale.
La rivoluzione dell’ESMA sul trading
Stando all’annuncio ufficiale, la decisione dell’ESMA è stata spinta dal desiderio di proteggere gli investitori privati. L’uso di una leva eccessiva e delle opzioni binarie è visto dall’organismo di vigilanza a livello europeo come un prodotto a rendimento atteso strutturalmente negativo.
A commento della mossa dell’ESMA, il presidente dell’organismo ha dichiarato: “Le misure concordate che l’ESMA annuncerà oggi garantiranno una maggiore protezione degli investitori in tutta l’UE garantendo un livello minimo comune di protezione per gli investitori privati.
Le nuove misure sui CFD garantiranno per la prima volta che gli investitori non possano perdere più denaro di quanto abbiano investito, limitando l’uso di leva finanziaria e degli incentivi e fornendo avvertenze sui rischi per gli investitori. Per le opzioni binarie, il divieto che annunciamo è necessario per proteggere gli investitori a causa delle caratteristiche del prodotto”.
“La combinazione tra la promessa di rendimenti elevati, le piattaforme digitali facili da utilizzare, in un contesto di tassi di interesse storicamente bassi, ha creato un’offerta che attrae gli investitori privati. Tuttavia, la complessità intrinseca dei prodotti e l’eccessiva leva finanziaria, nel caso dei CFD, hanno causato perdite significative per gli investitori.
È necessario un approccio paneuropeo data la natura transfrontaliera di questi prodotti e l’intervento dell’ESMA è lo strumento più appropriato ed efficace per affrontare l’importante questione della protezione degli investitori”, ha spiegato Steven Maijoor, presidente ESMA.
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