La Corte d’Appello si schiera contro la Apple ma Amazon rischia di perdere il suo monopolio nel mercato degli e-books
Si è espressa la Corte d’appello di Manhattan che ha votato 2 a 1 contro la Apple, trovata colpevole di avere violato leggi antitrust e multandola fino a 450 milioni di dollari. La Apple avrebbe fatto una combutta con alcune grandi pubblicazioni per aumentare i prezzi dei libri eletronici in modo tale da concorrere con Amazon.com.
Davide contro Golia: Il monopolio Amazon
La Apple è entrata nel business degli e-book nel 2010 trovandosi di fronte a un monopolio guidato da Amazon che occupava in 90% del mercato. Amazon infatti tramite tablet come Kindle era riuscito a impadronirsi del crescente mercato degli e-books abbassando il prezzo di alcuni best seller a poco meno di 10 dollari.
Secodo le stime di Kobo, una compagnia di e-books, il mercato dei libri eletronici si appresta a un valore di mercato di quasi 15 miliardi di dollari e ci si aspetta che questo valore cresca fino a 22 miliardi nel 2017.
In Europa la diffusione di e-books singhiozza occupando solo l’8% del mercato dei libri in Francia e circa il 4% in Germania e in Italia, afferma un report del New York Times. Tuttavia Amazon intende ampliare il suo mercato anche all’estero.
Non sorprende che Apple abbia voluto cercare di prendersi una fetta della torta cercando un accordo tra i Big Five – le cinque più grandi compagnie editrici Americane, Harper Collins, Penguin, Simon&Schuster, Hachette e Macmillan – per porre un tetto di costi ad Amazon.
Nel 2013 la Corte d’Appello ha chiamato in causa le case editrici, che sono scese a patti mentre la Apple ha deciso di tentare la sorte in tribunale.
La decisione e la multa ad Apple
La Apple dovrà pagare 400 milioni di dollari ai danni dei consumatori e 50 milioni per le spese legali e statali, che verranno aggiunti ai 166 milioni già dati dalle case editrici.
Ma non tutti i giudici sono d’accordo. Il giudice Raymond J. Lohier, che ha votato nella senteza a favore della condanna, ha sottolineato la resposabilità delle case editrici tuttavia ammettendo che il mercato degli e-book necessitava di maggiore concorrenza.
Il giudice Dennis Jacobs, l’unico che ha votato a favore della causa di Apple, ha scritto nella sua opinione discordante che era d’accordo con la logica della compagnia californiana al fine di combattere il monopolio di Amazon.
A favore della decisione finale della corte si è espresso Bill Baer, della divisione antitrust del Dipartimento di Giustizia, che ha accusato le pratiche messe in ordine dalla Apple e dalle case editrici poiché hanno costretto i consumatori a pagare prezzi più elevati per gli e-books.
La battaglia continua: Microsoft e Apple insistono per rompere il monopolio
Apple ha probabilmente intenzione di portare la causa in appello in modo tale da esentarsi dal pagare la somma. In una dichiarazione alla rivista Fortune Apple ha detto:
“Siamo delusi dal fatto che la Corte non riconosca l’innovazione e la scelta portata dal iBooks Store ai consumatori. Anche se vogliamo metterci questa questione dietro le spalle, si tratta di principi e di valori”
A combattere contro il monopolio di Amazon ci si mette anche Microsoft che a partire dal 2010 ha cominciato a finaziare il Nook di Barnes&Nobles, altra compagnia per e-books, che dal 0% di share nel 2010 è salita a quasi il 30% in soli due anni. Nook infatti ha offerto prodotti competitivi che sono risultati nella perdita di share di Amazon nel mercato dal 90% al 60%.
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