Soprattutto nella prima parte del 2019, il nostro Paese rischia di “flirtare” con la recessione. A dirlo è Goldman Sachs. L’agenzia Fitch invece rileva come scontro con le autorità UE sia funzionale in vista delle elezioni europee.
La crisi di bilancio non è stata ancora risolta e riteniamo che l’economia italiana sia destinata, nella prima parte del 2019, a “flirtare” con la recessione. A dirlo sono gli analisti di Goldman Sachs, che oggi hanno presentato il loro “Global Economics Analyst”.
Il problema, rilevano gli esperti del colosso statunitense, dovrebbe restare circoscritto a meno di un forte peggioramento della situazione. “Nonostante sia più probabile che le tensioni sul bilancio peggiorino, riteniamo che il contagio in arrivo dall’Italia sia gestibile”.
GS: crescita 2019 decisamente sotto le stime
Se per il 2019 il consenso degli analisti si attende un incremento della ricchezza prodotta dal nostro Paese intorno al punto percentuale, la stima elaborata da GS è decisamente peggiore e pari allo 0,4%. “Una nube scura in arrivo dall’Italia”, riporta GS in un altro studio.
“Ci attendiamo che l’appetito per il rischio resti contenuto fino a quando la crisi del debito non sarà risolta, e questo potrebbe succedere a 2019 inoltrato”. Anche se l’effetto contagio sarà limitato, “l’incertezza del percorso politico futuro e il mediocre tasso di crescita limiterà la risalita”.
Gli economisti di Goldman sono scettici sull’abilità delle istituzioni europei o dei governanti italiani “di innescare un cambiamento di rotta nell’attuale contesto di politica fiscale”. Anzi, è probabile l’incremento della pressione di mercato “rappresenti un catalizzatore per il ritorno alla disciplina fiscale”.
Fitch: per Italia attaccare Ue rappresenta un’opportunità
Quella dell’attacco alle istituzioni UE rappresenta una scelta tattica in vista delle elezioni. “Riteniamo che il governo consideri una buona opportunità attaccare le regole fiscali dell’Unione europea, specialmente in vista delle elezioni per il rinnovo del Parlamento”, rileva Michele Napolitano di Fitch.
Per l’agenzia ci sono “rischi significativi” che l’Italia non riesca a raggiungere gli obiettivi fiscali, in special modo dopo il 2019, e dubita che la minaccia dell’avvio della procedura di infrazione possa convincere il nostro governo a fare marcia indietro.
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