Le forze populiste avanzano, ma non abbastanza da ribaltare i rapporti di forza. Nel nostro Paese spicca l’affermazione della Lega.
In una giornata che si preannuncia con volumi modesti a causa della chiusura delle piazze finanziarie di Londra e New York, le borse europee dovrebbero aprire di poco sopra la parità in scia dei risultati emersi dalla consultazione elettorale.
Secondo le indicazioni in arrivo dalle urne, il tanto temuto sfondamento dei partiti anti-sistema, che in ottica europea si traduce in forze contrarie a una rimodulazione dei patti europei, non ci sarebbe stato.
Le elezioni europee dovrebbero consegnarci un parlamento saldamente controllato dai partiti “tradizionali”. Nonostante un arretramento, Popolari e Laburisti conservano il 44% dei seggi che, sommato l 23% di liberali e verdi porta il totale al 67%.
Elezioni Europee: indicazioni contrastanti da Francia e Germania
Fa eccezione (e rumore) il dato francese, dove il Raggruppamento nazionale di Marine Le Pen registra il 23,4%, oltre un punto percentuale al di sopra del 22,3% di En Marche del presidente Macron.
In Germania spicca l’avanzata dei Verdi, la cui crescita potrebbe portare i socialdemocratici a staccare la spina alla Grande Coalizione con la Cdu/Csu.
Elezioni Europee: reazioni dei mercati
Alla terza seduta consecutiva sopra la parità, i guadagni sono iniziati in scia delle indicazioni positive arrivate dall’Olanda, l’eurodollaro passa di mano a 1,1208 (+0,05%). Lieve segno meno invece per il cross con la sterlina, a 0,8797 (-0,14%), salito nell’ultimo mese di 2 punti percentuali.
Con le Piazze asiatiche in ordine sparso (-0,375 di Hong Kong, +0,82% di Shanghai, +0,29% di Tokyo, parità per il listino australiano), i mercati europei hanno iniziato la seduta in positivo.
Poco dopo l’avvio delle contrattazioni, l’Euro Stoxx 50 passa di mano a 3.368,44 punti, +0,53% sul dato precedente.
Elezioni Europee: Lega vola sopra il 34%
Il dato italiano registra l’affermazione della Lega, che sfiora il 35% dei consensi (34,34%). Andamento speculare per l’altra compagine di governo, il Movimento 5 Stelle, al 17%.
Anche se il vicepremier Salvini ha cercato di stemperare i toni con l’alleato di governo, è legittimo ritenere che, in un modo o nell’altro, il risultato delle elezioni porterà a una redistribuzione di forze all’interno dell’esecutivo.
“I miei avversari sono i Renzi, i Boschi, gli Orlando del Pd mentre gli amici del 5S sono alleati”, ha detto il Ministro dell’interno.
La seconda posizione è appannaggio del PD (22,77%) mentre Forza Italia (8,75%) e Fratelli d’Italia (6,45%) hanno superato la soglia di sbarramento al 4%.
“Tra una settimana –ha continuato Salvini- scommetto che arriva la lettera da Bruxelles” e sono interessato “a mettermi a tavolo con i 5S per prepararci a rispondere”.
Qui il nostro speciale sulle elezioni europee (Risultato europee 2019 Italia, spoglio LIVE: Lega al 34,34%, bene il PD, sorpresa Fratelli d’Italia).
Dal fronte affluenza, il dato relativo il nostro paese registra un calo dal 58,69% del 2014 al 56,1%.
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