Terminate le elezioni in Germania, gli esperti si interrogano sulle conseguenze sui mercati di un risultato che porterà una lunga trattativa per il governo.
La notte di risultati elettorali in Germania ha visto crescere la distanza tra Spd e Cdu/Csu, dopo che i primi exit-poll indicavano un testa a testa. I socialdemocratici di Olaf Scholz sono arrivati al 25,7%, mentre i conservatori a guida Armin Laschet si sono fermati al 24,1%.
A questo punto, la partita delle trattative per la formazione del governo sembra giocarsi su tempi lunghi, con Liberali e Verdi che saranno l’ago della bilancia, potendo trattare con entrambi i partiti maggiori.
Molti analisti si sono affrettati a sottolineare la sconfitta del partito più a sinistra in Germania, la Linke, che con il 4,9% sembra fuori dai giochi rendendo impossibile il governo rosso-rosso-verde con socialisti e verdi, fattore di sollievo per i mercati.
Le elezioni in Germania, i mercati e le previsioni degli analisti
Con i conservatori che sembrano restare fuori dalle reali trattative per il governo, l’ipotesi più probabile sembra quella del ‘governo semaforo’, ovvero una coalizione a tre partiti che comprenda il rosso dei socialisti, il giallo dei liberali e i verdi.
Finora c’era stata poca visibilità “in termini di una politica fiscale potenzialmente molto più allentata in Germania per il futuro, anche se la spesa relativa al cambiamento climatico dovrebbe essere prevista in entrambi i casi”, spiega Gergely Majoros, membro del Comitato Investimenti di Carmignac.
In particolare, la mancanza di visibilità sussiste anche per quanto riguarda “la futura posizione della Germania riguardo alle regole fiscali dell’UE e all’integrazione europea, confermando la posizione di prudenza sui mercati dei tassi core europei tenuta da Carmignac”, aggiunge.
Non solo i negoziati di coalizione “potrebbero essere lunghi”, aggiunge Majoros, ma “i mercati finanziari stanno entrando nella fase chiave della normalizzazione delle politiche fiscali e monetari. Inoltre, le aspettative di crescita economica potrebbero iniziare presto a indebolirsi, con le attese di inflazione che potrebbero ancora aumentare”. La situazione, avverte Mahjoros, risulta particolarmente difficile per le banche centrali e gli investitori obbligazionari.
Scampato il rischio rosso-rosso-verde
Dal punto di vista economico e dei mercati finanziari, la grande notizia è rappresentata dall’impossibilità di una coalizione con Spd, Verdi e Die Linke, “il che riduce l’incertezza per i mercati in vista dei negoziati di coalizione, commenta Reto Cueni”, capo economista di Vontobel.
Da Goldman Sachs avevano già avvisato in un report del rischio di un governo rosso-rosso-verde relativamente al mercato immobiliare tedesco, con il timore per i proprietari di potenziali conseguenze avverse sulla regolamentazione.
La necessità di un compromesso
I negoziati per la creazione del governo potrebbero durare anche mesi secondo gli esperti di Ubs, con la necessità di un compromesso necessario a causa delle diverse posizioni estreme presenti in tutti i partiti che potrebbe limitare l’impatto sul mercato.
In ogni caso, aggiungono gli analisti della banca, sia nello scenario di una coalizione semaforo che con l’opzione Giamaica (popolare con liberali e verdi) gli investitori apprezzeranno una politica fiscale più espansiva e orientata agli investimenti, perché dovrebbe rafforzare e allungare la ripresa economica.
Sulla necessità di un compromesso per raggiungere un programma condiviso avevano già avvisato gli analisti di Intesa Sanpaolo. Questi esperti avvisavano che il prossimo esecutivo non si tradurrà in un capovolgimento paradigmatico della politica economica tedesca rispetto al passato, che dovrebbe quindi restare all’interno dei limiti posti dalla norma sul pareggio di bilancio, “anche se un governo a trazione di centro-sinistra con un forte ruolo dei Verdi potrebbe tradursi in una politica fiscale relativamente più espansiva, soprattutto per quanto riguarda gli investimenti pubblici”.
Al contrario, aggiungono da Intesa, un esecutivo guidato da conservatori e liberali potrebbe presentare un approccio di politica fiscale più in linea con il passato e maggiormente focalizzato sulla riduzione della tassazione sulle imprese. Motivi che portano Intesa Sanpaolo a prevedere limitati impatti immediati del voto sui mercati, in particolare sui mercati obbligazionari, soprattutto con il tramonto dell’ipotesi Linke al governo.
Sulla stessa linea Unicredit, i cui esperti giudicano neutrale dal punto di vista della valutazione del merito di credito aziendale l’esito del voto tedesco.
Le elezioni tedesche hanno raggiunto un “risultato inconcludente, fatto che non ha sorpreso nessuno”, sottolinea Jeffrey Halley, analista di Oanda, ricordando che la Cdu in carica, la cancelliera uscente Angela Merkel, e il suo governo rimarranno al potere fino a quando non si formerà una coalizione.
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