Il 17 e 18 ottobre si terrà il ballottaggio delle elezioni a Roma: chi può vincere nella sfida tra Enrico Michetti e Roberto Gualtieri e perché l’ex ministro è considerato il favorito.
Chi vincerà il ballottaggio tra Enrico Michetti e Roberto Gualtieri? In vista dell’ultimo atto di queste elezioni amministrative a Roma, tra i due candidati l’ex ministro può essere considerato il favorito nonostante sia arrivato dietro al Tribuno al primo turno.
Anche se mancano incredibilmente i risultati definitivi visto che lo spoglio in sei seggi non è stato ancora ultimato, al primo turno Michetti ha ottenuto oltre 334.000 voti pari al 30,14% del totale. Gualtieri invece si è fermato al 27,03% con quasi 300.000 preferenze.
La differenza tra i due è così di circa 34.000 voti, con nessun apparentamento ufficiale che è stato siglato entro i termini di legge anche se il candidato del centrosinistra ha ricevuto diversi endorsement negli ultimi giorni.
Il ballottaggio delle elezioni a Roma appare così assolutamente equilibrato e aperto a qualsiasi epilogo, con i tanti voti presi da Carlo Calenda (220.000) e da Virginia Raggi (212.000) che potrebbero fare la differenza.
Elezioni Roma: chi vince il ballottaggio Michetti-Gualtieri?
Enrico Michetti tra i problemi legati all’influenza che di recente lo ha colpito e quelli derivanti dallo scivolone sulla Shoah, in questo ballottaggio a Roma dovrà per prima cosa portare alle urne tutti i cittadini che lo hanno votato al primo turno.
L’affluenza infatti è un grosso punto interrogativo di questo testa a testa per il Campidoglio: il 3 e 4 ottobre il dato definitivo è stato del 48,83% e, come sempre accade, per il ballottaggio sarà ancora più basso.
Il centrodestra è andato bene nelle zone più periferiche, mentre in quelle centrali dove solitamente l’affluenza è maggiore sono stati Roberto Gualtieri e Carlo Calenda a fare il pieno di voti: al ballottaggio meno elettori andranno a votare e più la cosa potrebbe avvantaggiare il centrosinistra.
L’ex ministro dell’Economia pur non siglando nessun apparentamento ufficiale, ha già incassato il sostegno di Carlo Calenda “voterò Gualtieri, Michetti non è neofascista ma incapace”, mentre è più complessa la situazione nel Movimento 5 Stelle.
Nelle scorse ore Roberto Gualtieri ha avuto un breve incontro con Virginia Raggi, ma l’ormai ex sindaca ha confermato la sua neutralità “io non do indicazioni di voto per il ballottaggio, le persone devono essere libere di scegliere quello che più ritengono sulla base dei programmi e delle candidature”.
All’interno dei 5 Stelle si è però già espressa Roberta Lombardi “Gualtieri unica via possibile”, mentre è atteso a breve anche l’endorsement di Giuseppe Conte verso il suo ex ministro.
Resta da capire ora quanti voti possono spostare questi attestati di stima, ma visto lo scarto di 34.000 voti del primo turno Roberto Gualtieri può legittimamente sperare in un sorpasso: Enrico Michetti può farcela solo se riuscirà ad attirare verso di sé l’elettorato grillino, impresa ardua vista l’imminente presa di posizione da parte del nuovo e particolarmente amato leader Giuseppe Conte.
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