Elezioni amministrative Palermo 2022, i risultati ufficiali dei candidati e delle liste: Roberto Lagalla del centrodestra è stato eletto sindaco con una vittoria al primo turno.
Elezioni amministrative Palermo 2022: i risultati ufficiali dello spoglio del primo turno che si è tenuto in data domenica 12 giugno in contemporanea con i cinque referendum sulla giustizia che, con una affluenza pari al 21%, non hanno raggiunto il quorum necessario e di conseguenza sono stati invalidati.
I risultati del primo turno delle elezioni amministrative a Palermo hanno decretato il successo di Roberto Lagalla, il candidato di centrodestra che è stato eletto sindaco con il 47,63% dei voti. Per quanto riguarda le liste, quella più votata è stata quella del Partito Democratico con l’11,62%.
Qui di seguito i risultati ufficiali delle elezioni Palermo 2022 sia per quanto riguarda i candidati sindaco sia per le preferenze attribuite alle singole liste.
Elezioni amministrative Palermo 2022: i risultati
In totale sono stati sei i candidati in corsa in queste elezioni amministrative a Palermo. Questi sono i risultati ufficiali dopo lo scrutinio di 600 sezioni su 600.
Candidato | Liste | Percentuale |
---|---|---|
Rita Barbera | Potere al popolo (0,46%), Rita Barbera sindaca (3,00%) | 4,39% |
Francesca Donato | Rinascita Palermo (2,91%) | 3,15% |
Fabrizio Ferrandelli | Più Europa-Azione (8,14%), Rompi il sistema (0,96%), E tu splendi Palermo (1,28%) | 14,22% |
Roberto Lagalla | Forza Italia (11,28%), Fratelli d’Italia (10,01%), Prima l’Italia (5,21%), Udc (3,77%), Noi con l’Italia (3,35%), Nuova Dc (5,55%), Moderati per Lagalla (0,90%), Lavoriamo per Palermo (9,28%), Alleanza per Palermo (4,35%) | 47,63% |
Ciro Lomonte | Ciro Lomonte sindaco (1,01%) | 1,05% |
Franco Miceli | Partito democratico (11,62%), Movimento 5 stelle (6,45%), Sinistra civica ecologista (4,28%), Progetto Palermo (6,12%) | 29,55% |
La legge elettorale
Fatta eccezione per le Regioni a statuto speciale dove possono esserci dei cambiamenti, come nel caso della Sicilia, la legge elettorale delle elezioni amministrative in Italia è di stampo maggioritario per quanto riguarda l’elezione del sindaco, mentre la ripartizione dei consiglieri avviene in maniera proporzionale.
Essendo Palermo un Comune con più di 15.000 abitanti, se nessun candidato al primo turno dovesse superare il 40% dei voti allora si procederà a un ballottaggio tra i due più votati. Nel caso si dovesse verificare una perfetta parità nel testa a testa, sarà eletto sindaco il candidato più anziano.
Per garantire la formazione di una maggioranza solida e di conseguenza una sostanziale governabilità, alle liste collegate al candidato sindaco risultato vincitore verrà attribuito il 60% dei seggi. I restanti posti nel Consiglio verranno poi assegnati alle altre liste in maniera proporzionale attraverso il “metodo D’Hondt”.
Alla divisione dei seggi, si andranno a eleggere nel totale 40 consiglieri escluso il sindaco, saranno ammesse tutte le liste e i gruppi di liste di candidati che avranno superato la soglia di sbarramento del 3% dei voti validi.
Per quanto riguarda le modalità di voto, nei comuni con più di 15.000 abitanti è ammesso il voto disgiunto, con l’elettore che potrà esprimere fino a due preferenze mantenendo però la parità di genere (un uomo e una donna).
I candidati
Dopo i dieci anni targati Leoluca Orlando, il sindaco uscente in precedenza era già stato primo cittadino del capoluogo siciliano anche dal 1993 al 1997, il centrosinistra in queste elezioni amministrative a Palermo dovrà voltare pagina.
Molto attivo il Partito democratico che, dopo aver resistito alle sirene dei centristi, alla fine ha scelto di formare un asse giallorosso con l’architetto ed ex assessore Franco Miceli nelle vesti di candidato.
Mentre Azione e + Europa si sono sfilati sostenendo Fabrizio Ferrandelli, già candidato forzista nel 2017, Italia viva rientrata la candidatura di Davide Faraone ha annunciato il sostegno a Roberto Lagalla dell’Udc nonostante le remore di Matteo Renzi.
Dopo il passo indietro della deputata Caterina Varchi, anche Fratelli d’Italia ha deciso di sostenere Roberto Lagalla che alla fine sarà appoggiato pure da Lega e Forza Italia che inizialmente avevano scelto di puntare su Francesco Cascio.
Candidatura indipendente è invece quella di Rita Barbera, ex direttore del carcere dell’Ucciardone, mentre andranno per conto proprio in queste elezioni amministrative a Palermo anche Francesca Donato e l’architetto Ciro Lomonte, appoggiato pure da Italexit e Popolo della famiglia.
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