Secondo la teoria di Elliott i prezzi salgono e scendono seguendo un pattern specifico, ecco come trarre dalla teoria delle Elliot Waves gli spunti operativi per la nostra strategia di trading.
Nel 1935 il 64enne Ralf Nelson Elliott, che di mestiere fino ad allora faceva il contabile, a causa di una malattia che lo costringeva per lunghi periodi inchiodato al letto, cominciò ad interessarsi ai mercati finanziari. Studiò a lungo tutti i manuali dell’epoca e osservò con attenzione il movimento del prezzo del mercato azionario americano nei precedenti decenni.
Lo studio fu molto accurato ed approfondito e portò Elliott ad elaborare quella teoria per la quale è rimasto famoso nel mondo della finanza e degli investimenti: le Elliott Waves, ovvero la teoria delle onde di Elliott. Vediamo in cosa consiste.
Elliott sosteneva che l’andamento dei prezzi nei mercati finanziari fosse soggetto a cicli che si ripetevano schematicamente; questi cicli, che lui definì onde appunto (waves in inglese), a suo parere altro non erano che delle spinte propulsive del prezzo che procedeva spedito, verso l’alto o verso il basso, fino ad un punto in cui inevitabilmente ritracciava.
La teoria delle Elliott Waves prevede la formazione di 5 onde: tre nella direzione del trend primario e due in controtrend. L’immagine sotto aiuta a capire.
Immagine tratta da Scuola di Trading
Le onde numero 1, 3 e 5 sono le onde che vanno in direzione del trend primario, le onde numero 2 e 4 sono quelle di controtrend. Queste ultime, in pratica, sono quelle che si generano come conseguenza delle prese di profitto dei trader.
Si noti come l’onda numero 3 sia la più estesa. Essa è generata dal fatto che molti altri trader si sono accorti del movimento al rialzo ed entrano in direzione del trend in atto mettendo soldi a mercato e spingendo quindi il prezzo molto in su.
Giunto al culmine del movimento il prezzo comincia a ritracciare ed anche qui, secondo Elliott, si formano tre onde che indicano la definitiva inversione di trend. Le onde a, b e c.
Spunti operativi: innanzitutto per evidenziare un movimento al rialzo, come ben sappiamo, tracceremo una trendline passante per i minimi.
Fatto ciò dobbiamo individuare la candela che chiuderà al di sotto della trendline. Una volta verificata piazzeremo un ordine short sotto il minimo di questa candela con stop loss sopra il massimo della candela stessa (per un’entrata più aggressiva) o sopra il massimo dell’onda 5 (per un’entrata più conservativa).
Possiamo inoltre decidere se entrare subito alla rottura della trendline o aspettare il pullback. Naturalmente vale il discorso diametralmente opposto se siamo in presenza di un trend ribassista.
La teoria delle onde di Elliott è molto complessa e il mercato difficilmente presenta movimenti lineari e facilmente individuabili; quello che ho cercato di spiegare in questo articolo è il principio dietro il quale si verifica la spinta del prezzo in una direzione o nell’altra.
Anche per la teoria delle Elliott Waves vale sempre lo stesso criterio: osservare i grafici con attenzione e continuità, allenare l’occhio e studiare continuamente.
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