In partnership con Vitol, il Cane a sei zampe si è aggiudicato i diritti per il blocco WB03, situato nell’offshore del Ghana
Eni (70%), in partnership con Vitol (30%), si è aggiudicata i diritti per il blocco WB03, situato nelle acque medio profonde del prolifico bacino del Tano, nell’offshore del Ghana.
L’aggiudicazione è avvenuta nell’ambito della prima asta petrolifera internazionale svolta nel paese, nella quale sono stati offerti 5 blocchi in profondità d’acqua variabile tra 100 e 4400 m.
Eni: jv con altre tre società
Eni svolgerà il ruolo di operatore e la Joint Venture comprenderà, oltre a Vitol, la società di stato GNPC (Ghana National Petroleum Corporation) e una società di diritto locale che sarà identificata durante la fase di finalizzazione del contratto.
Nel Bacino del Tano, in acque ghanesi, Eni detiene già i diritti delle Aree di Sviluppo di Sankofa e Gye Nyame, e quelli della Licenza di esplorazione e produzione del blocco CTP- 4. Il nuovo blocco è situato circa 50 km a sud-est dalla FPSO John Agyekum Kufuor (JAK) che attualmente produce olio e gas dal giacimento di Sankofa.
“La vicinanza di queste infrastrutture diventerà sinergica in caso di nuove scoperte nel Blocco 3”, riporta il Cane a sei zampe.
Eni: detenuto l’1% delle azioni proprie
Oggi la società di San Donato ha inoltre diffuso un aggiornamento relativo l’andamento del piano di buyback. Tra il 24 e il 28 giugno, la società ha acquistato 1.180.148 azioni proprie, al prezzo medio ponderato di 14,523484 euro per azione, per un controvalore complessivo di 17.139.860,86 euro.
Dall’inizio del programma, Eni ha acquistato 3.690.860 azioni proprie, pari allo 0,10% del capitale sociale. Considerando le azioni proprie già in portafoglio, Eni detiene 36.736.057 azioni proprie (1,01% del capitale sociale).
Con il future sul Brent in rialzo dell’1,4% a 63,3 dollari il barile, le azioni Eni passano di mano a 14,602 euro, +0,72% sul dato precedente (-8,1% rispetto a 12 mesi fa).
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