Il colosso oil Eni entra in Messico aggiudicandosi una nuova commessa sullo sfruttamento di bacini oil gas. In aumento gli acquisti sul titolo nella seduta odierna a Piazza Affari.
Arriva una nuova commessa per Eni in Messico. Dopo la maxi scoperta in Egitto esattamente un mese fa, il ‘Cane a sei zampe’ continua a correre e si aggiudica un nuovo contratto per lo sviluppo e lo sfruttamento dei giacimenti petroliferi nella Baia di Campeche.
La notizia dello sbarco a Città del Messico è diffusa attraverso una nota del gruppo, dopo settimane consecutive di ribassi registrate dalle quotazioni del petrolio e a Piazza Affari il titolo Eni sale dell’1,3%. Ecco i dettagli.
Eni, la nuova commessa in Messico
La quotata dell’oil Eni conquista il Messico, vincendo una gara internazionale che la porta ad aggiudicarsi una commessa nell’offshore della Baia di Campeche.
Lo sfruttamento dei giacimenti petroliferi secondo le fonti stampa, riguarderebbe tre aree situate in acque convenzionali, esattamente ad una profondità compresa tra i 20 e i 40 metri, condizioni operative più che favorevoli per il gruppo italiano.
800 milioni di barili di olio e 14 miliardi di metri cubi di gas sono invece, i volumi di oil stimati dalla Comisiòn Nacional de Hidrocarburos che ha presieduto la gara.
Un grosso giro d’affari, se non ci fosse sullo sfondo la bassa redditività che caratterizza il settore petrolifero da ormai due mesi a questa parte.
Eni, come ha fatto a sbarcare in Messico?
A garantire l’attribuzione della maxi commessa ad Eni sarebbe stata secondo quanto emerge da alcune indiscrezioni, una partecipazione operativa all’83,7% al governo messicano, a fronte del 34,8% richiesto come requisito minimo ai suoi competitors internazionali.
Su Piazza Affari il titolo accelera sugli acquisti nella seduta di giovedì e secondo gli analisti la notizia è alquanto favorevole per la quotata del settore oil considerato che la società fattura per l’8% nel Messico ed è legata alla produzione per il 25%.
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