Azione Eni in risalita dopo nuova scoperta in Angola

Luca Fiore

10/12/2018

Nuova scoperta di Eni nell’offshore dell’Angola: stando alle stime, il giacimento contiene tra i 170 e i 200 milioni di barili di olio leggero in posto. Ieri la società aveva annunciato di aver ceduto il 45% di Nour. Equita vede un upside di quasi il 40%.

Azione Eni in risalita dopo nuova scoperta in Angola

Eni ha annunciato una nuova scoperta a olio nel prospetto esplorativo Afoxé, nel Blocco 15/06, nell’offshore dell’Angola. Secondo le stime, la scoperta contiene tra i 170 e i 200 milioni di barili di olio leggero in posto.

“Il pozzo non è stato testato ma è stata effettuata una raccolta di dati intensiva che indica una capacità produttiva di oltre 5.000 barili di olio al giorno”, riporta la nota della società, presente in Angola dal 1980.

Le nuove e vicine scoperte di Kalimba e Afoxé raggiungono ora un potenziale complessivo di 400 - 500 milioni di barili di olio equivalente in posto e “rappresentano un nuovo cluster sfruttabile unitariamente in un nuovo concept di sviluppo”.

Eni prevede di perforare fino a 4 nuovi pozzi esplorativi consecutivi nel Blocco 15/06 nell’arco del 2019. “Eni è impegnata a sviluppare queste scoperte facendo leva sul suo eccellente time-to-market, ed allo stesso tempo a lanciare una intensa campagna esplorativa che supporterà pienamente la crescita organica di medio termine dell’azienda nel Paese”, ha commentato l’AD di Eni Claudio Descalzi.

Ceduto il 45% di Nour

Ieri il colosso di San Donato aveva emesso una nota per annunciare che il Governo Egiziano ha approvato la cessione di due quote nella concessione Nour: il 20% a Mubadala Petroleum e il 25% a BP. Nour è un blocco situato nel prolifico bacino del Delta del Nilo orientale del Mar Mediterraneo, a circa 50 km al largo della costa.

Nella concessione, che è in partecipazione con Egyptian Natural Gas Holding Company (EGAS), Eni detiene ora una quota del 40%, BP del 25%, Mubadala Petroleum del 20% e Tharwa Petroleum Company il restante 15%.

Prosegue “il riequilibrio del portafoglio upstream di Eni per migliorare la diversificazione dei volumi produttivi e quindi ridurre il rischio di portafoglio”, riporta una nota di Equita. Loperazione inoltre rafforza la partnership con BP e Mubadala e “il campo - per quanto promettente - è ancora in fase esplorativa quindi riteniamo loperazione non possa aver generato più di qualche decina di milioni di USD di controvalore per ognuna delle transazioni”.

Titolo positivo da inizio anno

Sul titolo del Cane a sei zampe Equita ha una raccomandazione di acquisto con prezzo obiettivo fissato a 19,5 euro. Il target incorpora un rialzo di oltre 38 punti percentuali rispetto ai 14,102 euro a cui il titolo scambia attualmente sul listino milanese (-0,08%).

A fronte di un -19,4% registrato dal Brent negli ultimi tre mesi, Eni ha perso poco più di 10 punti percentuali e il saldo da inizio anno è positivo (+2%).

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