Ethereum, prima Altcoin per capitalizzazione di mercato, ha tracciato un nuovo record toccando quota 2.000 dollari.
Torna sugli scudi Ethereum, la prima Altcoin per capitalizzazione di mercato. Nella giornata di oggi la criptovaluta ha tracciato infatti un nuovo record storico toccando quota 2.000 dollari, per un rialzo mensile ormai in doppia cifra.
Dietro all’ultima fiammata non solo la generale apertura alle crypto della finanza mainstream, dai colossi dei pagamenti online alle corporate USA, ma anche l’upgrade dell’omonima piattaforma decentralizzata che gestisce l’asset e il meccanismo di Burn.
Ethereum, nuovo record a 2.000 dollari
I 2.000 dollari di quotazione odierna e la market cap da 230 miliardi certificano un rialzo su base mensile del 27,1%, del 174% year-to-date e del 1299% anno su anno, ma servono soprattutto ad allontanare gli spettri che avevano fatto scivolare la crypto, a fine febbraio, sotto la soglia dei 1.500 dollari.
Ethereum, come noto, sta beneficiando in via diretta e indiretta degli endorsement che continuano a piovere sulle valute virtuali, dalle società USA che diversificano i loro portafogli con volumi sempre maggiori di asset digitali ai circuiti di carte internazionali che procedono ad integrare le criptovalute nei loro sistemi. Marcata anche l’apertura delle banche, come Morgan Stanley, BNY Mellon e Deutsche Bank, e degli hedge fund.
Ma nel caso di Ethereum c’è molto altro. Nei prossimi mesi verrà completato l’upgrade della piattaforma, che assicurerà al network maggiore velocità, scalabilità e sicurezza con il passaggio alla proof-of-stake. Una svolta che secondo l’analista di Messari, Ryan Watkins, potrebbe portare la crypto a concorrere addirittura con sua maestà il Bitcoin, ancora irraggiungibile in termini di capitalizzazione di mercato.
Sullo sfondo anche il meccanismo di Burn, ovvero la graduale distruzione dei token targati Ethereum, destinata ad incrementare la scarsità percepita dell’asset e a stuzzicare così l’appetito degli investitori, in una dinamica del tutto simile all’effetto halving sul BTC.
Anche il Bitcoin in rialzo
Intanto anche il Bitcoin, dopo le ultime news sul fronte Visa e PayPal, ha ripreso a mostrare i muscoli, pur rimanendo sotto i massimi di metà marzo. La quotazione odierna di 59.662 dollari vale un rialzo del 23% su base mensile, ascrivibile perlopiù al balzo dell’ultima settimana, +16,2%.
Al momento della scrittura la market cap si attesta a quota 1.120 miliardi di dollari, utile a consolidare la prima posizione tra le crypto.
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