Ethereum 2.0 in arrivo: cos’è e cosa prevede

Flavia Provenzani

27/11/2020

In arrivo Ethereum 2.0 (Eth2), l’aggiornamento di Ethereum che prevede un passaggio alla proof of stake e promette di rivoluzionare velocità e sicurezza della blockchain.

Ethereum 2.0 in arrivo: cos’è e cosa prevede

Cos’è Ethereum 2.0 e perché il suo arrivo assume un’importanza fondamentale all’interno del settore delle criptovalute?

Il tanto atteso aggiornamento di Ethereum - che prende il nome di Ethereum 2.0 - ha l’obiettivo di risolvere i problemi del network legati alla scalabilità e alla sicurezza. Nella sua prima fase, che avrà inizio il 1° dicembre 2020, il sistema della blockchain passerà ad un meccanismo di proof of stake.

Riassumendo:

  • Ethereum, la seconda criptovaluta più forte al mondo per capitalizzazione di mercato, subirà presto un’implementazione del suo network;
  • L’upgrade - denominato Ethereum 2.0 - ha l’obiettivo di migliorare la sicurezza e la scalabilità del network;
  • La prima fase dell’upgrade - che verrà inaugurata il 1° dicembre - consisterà nel passaggio di Ethereum verso un meccanismo proof of stake.

Cos’è Ethereum 2.0?

Il suo arrivo è ormai imminente. Ethereum 2.0 mira a migliorare la scalabilità e la sicurezza del network attraverso una serie di modifiche alla sua infrastruttura, in particolare il passaggio da un meccanismo di consensus proof of work a meccanismo proof of stake.

Come anticipato, Ethereum 2.0 - noto anche come Eth2 o «Serenity» - è un aggiornamento alla blockchain di Ethereum. Questo vuole rendere maggiormente performanti la velocità, l’efficienza e la scalabilità del network in modo che quest’ultimo possa elaborare un maggior numero di transazioni, evitando allo stesso tempo situazioni di sovraccarico.

Ethereum 2.0 verrà rilasciato in diverse fasi: la prima di queste (Fase 0) avrà inizio il 1° dicembre 2020, come riferito in un post sul blog di Ethereum Foundation. Il lancio in tale data è però condizionato al raggiungimento di determinati criteri: la presenza di 16.384 validatori, con il versamento di 32 ETH ognuno per un totale richiesto di 524.288 Ether all’interno del nuovo sistema.

Per prepararsi al lancio a novembre 2020, la Ethereum Foundation ha rilasciato le specifiche della versione 1.0 di Ethereum 2.0, incluso un Launch Pad, dove gli utenti possono registrarsi per diventare validatori in Ethereum 2.0. Ha pubblicato anche il contratto di deposito ETH2, l’ultimo «anello mancante» del processo.

Cosa cambia con Ethereum 2.0

Ethereum 1.0 utilizza un meccanismo di consensus denominato proof of work (PoW), mentre Ethereum 2.0 utilizzerà un meccanismo proof of stake (PoS).

Qual è la differenza tra i due?

Con una blockchain come quella di Ethereum, è necessario convalidare le transazioni in modo decentralizzato. Ethereum, come altre criptovalute, attualmente utilizza il proof of work (PoW).

In questo meccanismo, i miners utilizzano la potenza di elaborazione dell’hardware del computer per risolvere enigmi matematici complessi e verificare le nuove transazioni. Il primo miner a risolvere il rompicapo aggiunge una nuova transazione al record di tutte le transazioni che compongono la blockchain e in cambio viene ricompensato con criptovalute. Tuttavia, questo processo può richiedere parecchia energia.

Nella Proof of Stake (PoS) occorre dimostrare di essere in possesso di criptovalute per poter partecipare al sorteggio e aver diritto di verificare una transazione. Questi soggetti possono proporsi per la creazione di un blocco in base alla quantità di criptovaluta detenuta e da quanto tempo la detengono.
Altri «validatori» possono poi attestare di aver visto tale blocco. Quando ci sono abbastanza attestazioni, è possibile aggiungere un blocco alla blockchain. I validatori vengono quindi premiati per la proposta di blocco andata a buon fine.
Questo processo è noto come “forging” o “minting”.

Il vantaggio principale della PoS risiede nel fatto che è molto più efficiente dal punto di vista energetico rispetto alla PoW, poiché non rende più necessario il dispendio di energia necessario all’elaborazione dell’algoritmo da parte del computer. Non è quindi necessaria una forte potenza di calcolo rendere sicura la blockchain.

Ethereum 2.0 migliora scalabilità e sicurezza

Come già spiegato, l’aggiornamento ha come obiettivo principale quello di rendere maggiormente efficienti la scalabilità e la sicurezza. Vediamo in che modo:

1) Scalabilità

In che modo Ethereum 2.0 renderà il tutto più scalabile rispetto a Ethereum 1.0?
Con Ethereum 1.0, il network può supportare solo circa 30 transazioni al secondo, il che causa ritardi e situazioni di congestione. Ethereum 2.0 promette di portare il numero di transizione al secondo a quota 100.000. Questo aumento sarà possibile attraverso l’implementazione delle shard chains (delle catene secondarie su blockchain) - il secondo ugrade di Eth2. Queste aumenteranno la capacità del network e miglioreranno la velocità delle transazioni estendendo la rete a 64 blockchain.

L’attuale configurazione di Ethereum prevede una blockchain costituita da un’unica catena con blocchi consecutivi. Ciò la rende sicura, ma molto lenta e non efficiente. Con l’introduzione delle shard chains, questa blockchain viene suddivisa, consentendo di gestire le transazioni in catene parallele anziché consecutive.

2) Sicurezza

Ethereum 2.0 è stato concepito pensando proprio al nodo della sicurezza. La maggior parte dei network in proof of stake hanno un piccolo gruppo di validatori, il che rende il sistema più centralizzato e riduce la sicurezza della rete. Ethereum 2.0 richiede invece la presenza di un minimo di 16.384 validatori, il che rende il tutto molto più decentralizzato e quindi sicuro.

Ma vi sono anche delle vulnerabilità: il tasso di partecipazione alla proof of stake. La Ethereum Foundation sta creando un team per la sicurezza dedicato a Ethereum 2.0 per ricercare possibili problemi di sicurezza informatica nella criptovaluta.

Le diverse fasi di Eth2

Dopo una serie di lanci di test - Topaz, Medalla, Spadina e Zinken - il roll-out completo di Ethereum 2.0 avverrà in tre fasi: Fase 0, 1 e 2 (agli sviluppatori, si sa, piace contare da zero).

La fase 0, tranne eventuali ritardi, avrà inizio il 1° dicembre, mentre le altre avranno luogo i prossimi anni.

Fase 0

La fase 0 prevede l’implementazione della Beacon Chain; questa memorizza e gestisce il registro dei validatori oltre a distribuire il meccanismo di proof of stake (PoS) per Ethereum 2.0. La chain in PoW di Ethereum, quella originale, si affiancherà all’altra, quindi non sono previste interruzioni nella continuità dei dati.

Fase 1

La fase 1, attesa per il 2021, vedrà l’integrazione della proof of stake nelle shard chain. È atteso il lancio di 64 di quest’ultime, anche se al momento de loro avvio non supporteranno né account né smart contract.

Fase 1.5

La fase 1.5, aggiornamento provvisorio previsto per il 2021, porterà con sé il trasferimento ufficiale alla proof of stake.

Fase 2

La fase 2, prevista per il 2021/2022, vedrà le shard diventare completamente funzionali e compatibili con gli smart contract. Verranno integrati gli account in Ether, abilitati trasferimenti e prelievi, implementati i trasferimenti cross-shard e le contract call. Creerà ambienti di esecuzione per app scalabili basate su Ethereum 2.0.

Gli effetti sulla quotazione di Ethereum

Per molti il lancio di Eth2 è proprio ciò di cui Ethereum aveva bisogno.

«Una volta che Ethereum avrà la scalabilità tramite la tecnologia Eth 2.0, tutte le domande averanno una risposta», ha dichiarato a Jamie Anson, fondatore di Nifty Orchard e organizzatore di Ethereum London.

Una maggiore scalabilità significa un maggiore utilizzo, il che, a sua volta, porta ad un aumento della domanda. Il che, almeno in teoria, dovrebbe spingere il prezzo di Ethereum a nuovi livelli.

Quando Eth 2.0 e i rollup funzioneranno insieme, ci saranno 100.000 transazioni al secondo di capacità. Ciò significherà un’esperienza completamente fluida", ha aggiunto Anson.

Notizie positive che già negli ultimi giorni hanno spinto al rialzo la quotazione di Ethereum.

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