Eurocoin: ad aprile indice ai minimi da sei mesi, pesa fiducia imprese

Alessandro Venuti

30/04/2019

Ad aprile l’indice Eurocoin ha segnato il sesto ribasso consecutivo. Cosa è e come si interpreta questo importante indice elaborato da Bankitalia

Eurocoin: ad aprile indice ai minimi da sei mesi, pesa fiducia imprese

L’indice Eurocoin è sceso per il sesto mese consecutivo, tornando ai livelli dei primi mesi del 2015. In particolare questa misurazione, elaborata da Bankitalia, è calata dallo 0,20 di marzo allo 0,18 di aprile.

Andamento Eurocoin Growth Indicator Index dal 2007. Fonte: Bloomberg

Complice del calo dell’indicatore sono sia il rallentamento della fiducia delle imprese che la debolezza del commercio internazionale - spiega Bankitalia nella nota. La causa è, come sappiamo, dovuta principalmente alle tensioni commerciali con gli Stati Uniti e alla vicenda Brexit, unite alla fase di rallentamento dell’economia mondiale.

Questo aspetto è ben evidenziato dall’andamento dei principali indicatori di fiducia delle imprese e dei consumatori dell’area euro, qui presentati insieme per confrontarne gli andamenti.

Andamento indici IFO aspettative (linea arancione), Sentiment economia italiana (linea bianca) e fiducia dei consumatori italiani (linea rossa). Grafico normalizzato base 100 da gennaio 2018. Fonte: Bloomberg

Eurocoin: cosa è?

L’indice Eurocoin, più precisamente New Eurocoin Growth Index, fornisce in tempo reale una stima sintetica del quadro congiunturale corrente nell’area euro, in termini di tasso di crescita trimestrale del Pil depurato dalle componenti più erratiche quali: stagionalità, errori di misura e volatilità di breve periodo.

Questo indicatore nasce nel 2007 sulla base dell’esperienza di Eurocoin e viene realizzato dalla Banca d’Italia in collaborazione con il CPER, Centre for Economic Policy Research.

Il New Eurocoin riunisce gli elementi positivi del Pil (completezza e oggettività) e degli altri indicatori (tempestività) ed esclude quelli negativi. In più, facendo ricorso a raffinate tecniche econometriche, riesce ad eliminare la componente erratica di breve periodo permettendo di separare la parte sistematica (quella realmente informativa per l’analisi congiunturale) dalla componente accidentale inevitabilmente contenuta nel dato relativo al Pil.

Si tratta dunque di un affidabile indicatore sull’andamento del ciclo economico, in particolare nell’identificazione dei punti di svolta e fornisce una previsione della dinamica mensile del PIL. Si dimostra quindi utile ai fini delle indicazioni di politica economica.

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# PIL

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