Consenso fra i ministri delle Finanze europei: la posizione di supporto sarà mantenuta finché la crisi sanitaria non sarà del tutto finita.
Alla riunione di lunedì 15 marzo, l’Eurogruppo ha confermato l’impegno a mantenere l’attuale assetto di supporto budgetario nel 2021 e, se necessario, anche nel 2022, per assicurare il cammino verso la ripresa per i Paesi membri. “Finché la crisi sanitaria non sarà finita e la ripresa non sarà salda, continueremo a proteggere le nostre economie attraverso un livello necessario di sostegno fiscale”, recita la dichiarazione approvata durante la riunione presieduta dal ministro delle Finanze irlandese, Paschal Donohoe.
Al termine dell’Eurogruppo, quest’ultimo è intervenuto in conferenza stampa insieme al Commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni.
Eurogruppo, supporto fino a ripresa economica
“Supportare l’attività economica e mitigare potenziali effetti duraturi attraverso misure tempestive, temporanee e mirate è chiave per la sostenibilità fiscale sul lungo termine. Il ritiro prematuro del supporto fiscale dovrebbe essere evitato. L’Eurogruppo si impegna a mantenere la posizione di supporto nell’area euro nel 2021 e nel 2022”, afferma il comunicato.
Confermata dunque la posizione di due settimane fa che, anzi, ha detto Gentiloni, oggi è stata rafforzata grazie a una guidance molto forte.
L’obiettivo delle misure fiscali cambierà gradualmente non appena la situazione comincia a migliorare. Eccessivi livelli di debito accumulato dovranno comunque essere corretti quando l’economia ricomincerà a crescere. “L’incertezza rimarrà alta finché la pandemia non sarà totalmente sotto controllo”, ha detto Donahoe.
Con il miglioramento della situazione, “le misure dovranno diventare più mirate”, nel senso che le imprese vulnerabili “ma capaci di generare profitti dovrebbero essere aiutate ad adattare il modello di business”.
Il commissario Gentiloni ha detto che spetterà alla Commissione definire le aspettative relative alla riduzione dei debiti sovrani. La priorità, ha aggiunto comunque il ministro irlandese, sarà priorizzare la crescita.
Un debito alto, ha rassicurato Gentiloni, non significa che il Paese che lo detiene non potrà usufruire del supporto fiscale.
Ue, Gentiloni: inflazione molto sotto la soglia
Quanto all’inflazione, Gentiloni ha ricordato “l’outlook della BCE a 1,5/1,2 nel 2021-2022, che non è per niente vicino alla famosa soglia del 2%”.
Rispondendo a una domanda della stampa circa la mancanza di entusiasmo di alcuni Paesi circa i prestiti del Recovery Fund, Gentiloni ha spiegato che solo uno Stato membro ha già espresso la volontà di non usarli, mentre altri stanno valutando.
Gentiloni ha detto di capire l’esitazione perché i prestiti aumentano il debito e sono collegati a tappe definite.
Quanto alla decisione delle varie agenzie del farmaco europee di sospendere il vaccino AstraZeneca, Gentiloni ha detto: “Abbiamo bisogno di rapidità, non solo per l’economia ma soprattutto per la salute della cittadinanza, ma allo stesso tempo abbiamo bisogno di certezze, pertanto giusta la cautela”.
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