Evasione fiscale, la Lista Dubai potrebbe arrivare in Italia: cos’è e chi rischia

Anna Maria D’Andrea

21 Giugno 2021 - 17:15

Evasione fiscale, l’Italia valuta di chiedere alla Germania la Lista Dubai, contenente nomi e dati di milioni di persone. Cos’è e chi rischia?

Evasione fiscale, la Lista Dubai potrebbe arrivare in Italia: cos’è e chi rischia

Evasione fiscale, la Lista Dubai potrebbe arrivare anche in Italia ed entrare nelle mani dell’Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza.

La Germania ha confermato di aver acquisito da una fonte anonima i dati relativi a milioni di persone con beni a Dubai. Un compact disc costato 2 milioni di euro e che verrà messo a disposizione dei Paesi interessati a individuare possibili casi di evasione fiscale.

Secondo quanto riportato dall’ANSA, l’Italia valuta di richiedere i dati relativi ai cittadini italiani con patrimoni negli Emirati Arabi. L’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza potrebbero quindi avere accesso ad un importante data base di informazioni utili per la lotta all’evasione.

Evasione fiscale, la Lista Dubai potrebbe arrivare in Italia: cos’è e chi rischia

Dopo le anticipazioni pubblicate dal Der Spiegel, il 16 giugno 2021 il Ministro delle Finanze della Germania ha confermato di aver acquisito da una fonte anonima dati relativi a milioni di persone con beni a Dubai.

La “Lista” è quindi una raccolta di informazioni e dati relativi a contribuenti con beni e patrimoni negli Emirati Arabi, in particolare a Dubai, uno dei primi paradisi fiscali nel Mondo.

Il fascicolo di informazioni, racchiuso in un CD, sarebbe costato alla Germania 2 milioni di euro, spesa che potrebbe però risultare utile a tutti i Paesi interessati a contrastare l’evasione fiscale.

Il Governo tedesco ha infatti affermato di essere disposto a condividere le informazioni in suo possesso, per consentire l’individuazione di chi ha spostato a Dubai redditi e beni non dichiarati nel Paese d’origine.

L’Italia starebbe valutando se cogliere o meno questa possibilità, lasciando ad Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza il compito di acquisire i dati dei cittadini con beni a Dubai.

Lista Dubai: cosa si rischia e come l’Italia potrebbe usare le informazioni

La notizia relativa alla possibilità che l’Italia utilizzi le informazioni contenute nella Lista Dubai arriva negli stessi giorni in cui la Guardia di Finanza comunica i dati relativi alla lotta all’evasione: nel solo 2020, sono stati scovati 3.546 evasori totali, completamente sconosciuti al Fisco.

L’evasione fiscale resta uno dei problemi principali del Fisco italiano, anche in relazione a chi nasconde i propri averi in paradisi fiscali.

C’è però l’incognita su come potrebbero essere utilizzati i dati della Lista Dubai. Come evidenziato dal Sole 24 Ore, i dati acquisiti da Paesi esteri possono essere utilizzati come indizio ma non come prova, un principio stabilito nel 2015 in relazione alla lista Falciani dell’HSBC di Ginevra.

Sul punto è bene evidenziare inoltre quanto stabilito dalla Corte di Cassazione con la sentenza n. 31085 del 28 novembre 2019, con la quale è stata ribadita la possibilità di utilizzare ai fini fiscali le informazioni acquisite in via irrituale.

Salvo i casi di violazione dei diritti fondamentali costituzionalmente garantiti, tali informazioni possono essere utilizzate nelle attività di contrasto all’evasione fiscale, sia in fase amministrativa da parte dell’Agenzia delle Entrate che in sede di giudizio, al pari di qualsiasi altro elemento indiziario.

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