Cosa sono le “event area”? Perché sono così importanti? Su quali grafici ricercarle? Quali strategie utilizzare in caso di loro presenza?
Le “event area” sono zone del prezzo in cui si è assistito a una forte attività di scambio tra operatori finanziari. Ciò è spesso dovuto alla presenza di supporti o resistenze a lungo termine, che nel tempo hanno dimostrato di avere un grosso impatto sul trend del mercato. Queste aree di prezzo hanno la peculiarità di mostrare non solo reazioni da minimi o da massimi importanti, ma anche di presentare tipiche formazioni grafiche ricorrenti come i breakout esplosivi o alcuni candlestick pattern.
Queste key area possono essere riconosciute su qualsiasi time frame, anche se i grafici weekly e monthly possono fornire preziose informazioni tecniche per lavorare poi a cascata sui time frame più stretti, come quello “giornaliero” o a “4 ore”. Oggi voglio presentare un esempio di event area individuata su un grafico weekly, abbinata alla formazione di un netto segnale di inversione del trend della candlestick analysis. Il grafico in basso si riferisce al tasso di cambio GBP/NZD, ossia la sterlina britannica in rapporto al dollaro neozelandese. Mostra su base weekly la presenza di una event area, che poi risulterà decisiva per gli equilibri sul mercato un paio d’anni più tardi.
Il prossimo grafico è riferito sempre allo stesso cross, questa volta sull’orizzonte temporale giornaliero. Si può notare che il prezzo, uscito con successo da una zona di consolidamento, raggiunge la event area dove viene a configurarsi un segnale short dell’analisi a candele giapponesi: il bearish engulfing. L’abbinamento tra event area a lungo termine e segnale di price action di breve termine mette in evidenza una grossa opportunità di profitto, visto che i prezzi scenderanno da area 2,0450 a poco meno di 1,81 in poco più di due mesi.
Alla prossima pillola!
Nicola D’Antuono
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