Stato Maggiore della Difesa, indennità Fondo per l’Efficienza Servizi Istituzionali per i servizi svolti nel 2019. Qui la circolare con criteri e indicazioni per l’invio dei dati richiesti.
FESI 2019: nonostante l’emergenza da COVID-19, lo Stato Maggiore della Difesa lavora incessantemente per riconoscere il trattamento economico del personale nei tempi più brevi possibili.
Ecco perché in queste ore lo Stato Maggiore della Difesa ha inviato la circolare relativa al FESI, ovvero alle indennità erogate dal Fondo per l’Efficienza Servizi Istituzionali per i servizi prestati nel 2019. Nel dettaglio, nella circolare vengono invitati i singoli reparti a comunicare al più presto i dati relativi alle presenze e ai servizi svolti nel 2019, così da poter calcolare gli importi del FESI in base alle risorse a disposizione.
Una circolare utile comunque per farsi un’idea di chi avrà diritto al FESI 2019, visto che qui ci sono i criteri di cui si terrà conto nell’erogazione dell’indennità e nel calcolo dell’importo della stessa.
FESI 2019: a chi spetta?
Le risorse discendenti dal FESI sono destinate al personale in servizio permanente delle Forze Armate, ovvero Esercito, Marina, compreso il Corpo delle Capitanerie di Porto, ed Aeronautica). Spetta dal grado di Primo Caporal Maggiore in servizio permanente (e gradi corrispondenti) a quello di Capitano. Di conseguenza sono esclusi:
- ufficiali generali e ufficiali superiori;
- volontari in ferma prefissata;
- allievi in formazione di base non in servizio permanente o non provenienti dal servizio permanente;
- personale delle forze di completamento.
Ma ci sono dei casi in cui anche per chi è di grado compreso tra quello di Primo Caporal Maggiore a quello di Capitano viene escluso dalla possibilità di beneficiare del FESI. Questo vale per coloro che nel corso del 2019 si sono trovati nelle seguenti situazioni:
- giudizio inferiore a superiore alla media come ultima valutazione caratteristica;
- sospensione dall’impiego, anche a titolo precauzionale;
- soggetti a qualsiasi sanzione disciplinare di Stato.
Inoltre, non spetta qualora dal 1° gennaio 2019 al 31 dicembre 2019 risultino essere ininterrottamente in servizio all’estero. Qualora invece il suddetto servizio sia iniziato o terminato nel corso del 2019, allora il personale ha diritto alla corresponsione delle risorse discendenti dal fondo in titolo secondo le indicazioni fornite dalla circolare.
FESI 2019: quando spetta?
Il numero delle giornate utili per maturare il diritto al compenso deve essere almeno pari a 30.
Nel dettaglio, sono ritenuti utili ai fini del FESI:
- giorni di oggettiva presenza in servizio nel 2019, eccetto quelli in cui il militare è destinatario della sanzione disciplinare di corpo di consegna di rigore;
- recuperi compensativi dovuti a seguito delle attività lavorative precedentemente prestate;
- giorni di licenza ordinaria;
- giorni di assenza per le festività soppresse;
- giornate di assenza per il periodo obbligatorio del congedo di maternità.
Ogni altra assenza, invece, non andrà computata tra le giornate utili ai fini del FESI, indipendentemente dalla fruizione su base giornaliera o oraria. In caso di frazionamento orario del permesso, infatti, dovrà essere sottratta una giornata di servizio utile al raggiungimento di otto ore del permesso fruito, a prescindere dall’orario di servizio.
Sono altresì considerate utili ai fini del FESI 2019:
- giornate di servizio prestato in missioni operative all’estero, purché destinatarie del trattamento economico estero di contingenza;
- giornate destinate alle sole attività operative/addestrative;
- giornate di servizio prestato in territorio nazionale prima del trasferimento presso la sede della missione estera, come pure quelle dopo il rientro in Patria.
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