Parla Christine Lagarde, direttore FMI: aumentano i rischi di una ripresa lenta dell’economia mondiale, ma non siamo in crisi. Tutte le ultime dichiarazioni.
La ripresa dell’economia mondiale si trova ad affrontare dei rischi e la disuguaglianza tra i paesi alimenta l’ombra del protezionismo, ha dichiarato il direttore del FMI - Christine Lagarde.
Le prospettive dell’economia mondiale sono peggiorate nel corso degli ultimi sei mesi, sulla scia del rallentamento del gigante cinese, il crollo dei prezzi delle materie prime e il rischio di una stretta finanziaria in molti paesi.
Sono questi i contenuti allarmanti condivisi dalla Lagarde nella giornata di martedì durante un discorso preparato a Francoforte.
L’effetto di contagio positivo della crescita dei mercati emergenti sulle economie sviluppate non si è verificato come precedentemente previsto.
La Lagarde, che recentemente ha accolto il rinnovo di altri 5 anni del suo mandato alla guida del Fondo Monetario Internazionale, mette in guardia contro le forze che alimentano le candidature populiste di Bernie Sanders e Donald Trump in corsa alle elezioni presidenziali degli Stati Uniti.
Nonostante la disuguaglianza sia in calo su scala globale, resta la percezione secondo cui «le carte rimangono contro l’uomo comune - e la donna - a favore delle elite», ha detto Lagarde.
«Per alcuni, la risposta è curarsi solo degli interni, per compensare in qualche modo queste dinamiche, chiudere le frontiere e rifugiarsi nel protezionismo»,
ha detto, senza nominare specificatamente alcuni politici.
«Come la storia ci ha detto - più volte - questo poterebbe ad un tragitto tragico».
I commenti della Lagarde sull’economia globale alimentano le aspettative che il FMI taglierà le previsioni di crescita durante l’aggiornamento del World Economic Outlook il 12 aprile.
I ministri delle Finanze i presidenti e rappresentanti delle banche centrali entrali di 188 paesi si ritroveranno durante il fine settimana a Washington in occasione della riunione di primavera del Fondo monetario internazionale.
FMI, Lagarde: non c’è crisi
«La buona notizia è che la ripresa continua; abbiamo la crescita; non siamo in crisi»,
ha detto la Lagarde.
«Il notizia non-così-buona è che la ripresa rimane troppo lenta, troppo fragile, e i rischi per la sua sostenibilità sono in aumento».
Il direttore del FMI ha detto che la crescita degli Stati Uniti rimane piatta in gran parte a causa della forza del dollaro, mentre gli investimento bassi e la disoccupazione troppo alta pesano sulla crescita nella zona euro. La crescita e l’inflazione in Giappone, aggiunge, si sono rilevati più deboli del previsto.
La transizione in atto nell’economia cinese verso un modello economico più sostenibile implica una crescita più lenta, sottolinea Lagarde, che aggiunge che le difficoltà di Brasile e Russia sono state peggiori del previsto e e che i Paesi in Medio Oriente sono stati duramente colpiti dal crollo del prezzo del petrolio.
«Certo, abbiamo fatto molti progressi dalla grande crisi finanziaria»,
ha detto Lagarde.
“Ma dato che la crescita è stata troppo bassia per troppo tempo, troppe persone semplicemente non se ne stanno accorgendo”.
La persistenza della bassa crescita può «auto-rafforzarsi» a causa degli effetti negativi sull’output potenziale che può essere difficile da invertire.
Lagarde: utilizzate i 3 strumenti per stimolare la crescita
La Lagarde torna a richiedere ai Paesi affinché utilizzino tutti e tre gli strumenti principali a disposizione per stimolare la crescita: riforme strutturali, stimolo fiscale e politica monetaria.
Fonte: Bloomberg
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