Rimbalza la notizia di una nuova recessione per l’economia del Giappone, ma perché? Ecco come la situazione paese influisce negativamente sullo yen.
I risultati del report presentato nei giorni scorsi mostrano dati scoraggianti: l’inflazione e i salari diminuiscono, mentre i consumi rimangono fermi.
Ecco come la valuta Yen sta reagendo alla situazione dell’economia giapponese.
Nonostante gli ultimi grafici mostrino una tendenza al rialzo - di quel colore verde che piace tanto - guardando oltre le apparenze emerge che la situazione non è così rosea come i grafici lasciano intendere.
L’inflazione è scesa ancora una volta
Nel mese di ottobre, l’IPC (Indice dei Prezzi al Consumo) nazionale del Giappone è arrivato come previsto al 2,9%, in calo dal 3,0% del mese precedente.
L’IPC di Tokyo è sceso dal 2,5% al 2,4%, indice comunque superiore al previsto 2,3%. Ed ecco il terzo mese consecutivo di discesa dei livelli di prezzo al consumo.
Senza calcolare l’effetto del rialzo delle imposte sulle vendite di aprile, l’inflazione su base annua arriva allo 0,9% per questo mese, ben al di sotto dell’obiettivo del 2% della BOJ (Bank Of Japan).
Gli analisti prevedono che le pressioni sui prezzi potrebbero continuare ad indebolirsi, data anche la caduta del prezzo del petrolio che sta rendendo più difficile aumentare l’inflazione alla banca centrale.
I salari diminuiscono
I dati sull’occupazione del Giappone sono una luce nelle tenebre, dato che il tasso di disoccupazione è migliorato passando dal 3,6% al 3,5% nel mese di ottobre, invece di restare invariato come previsto. Il rapporto posizioni di lavoro/candidati, che è un indicatore della domanda di assunzione, è salito a 1,10 - il miglior risultato da più di 20 anni.
Tuttavia, i salari sono aumentati di un piccolissimo 0,7% rispetto un anno fa. Al netto dell’inflazione, i salari sono in realtà diminuiti di un annualizzato 3% a settembre, segnando il 15° mese consecutivo di calo.
I consumi non recuperano
Considerato come la crescita dei salari non stia tenendo il passo con l’aumento del livello dei prezzi, non c’è da meravigliarsi che i consumi non riescano a recuperare.
Il potere di spesa delle famiglie è diminuito del 4,0% su base annua nel mese di ottobre, meglio del calo previsto del 4,8%,, ma ancora in rosso per il settimo mese consecutivo. Le vendite al dettaglio aumentano dell’1,4%, leggermente inferiore allo stimato 1,5% e più debole rispetto al precedente rialzo del 2,3% di .
La reazione negativa dello YEN
Forse il più grande segno rivelatore dell’incapacità dei nuovi dati di impressionare gli investitori è stato la reazione dello yen alla pubblicazione del report.
Prima della diffusione dei dati, la valuta giapponese si stava leccando le ferite e si consolidava contro la maggior parte delle sue antagoniste forex.
USD/JPY Grafico Forex ad un’ora
Come si può vedere dal grafico ad un’ora qui sopra, il cambio USD/JPY ha subito una forte rottura al rialzo, dopo la presentazione dei dati durante la sessione asiatica nella giornata di ieri.
La reazione al ribasso dello yen potrebbe indicare che gli operatori stiano aspettando un qualche “aiutino” dalla BOJ per facilitare e spingere l’economia giapponese, dato che il report dei dati pubblicati mostrano il Giappone fermo ad un punto morto.
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