Fase 2: cosa succede se aumentano i contagi?

Alessandro Cipolla

27/04/2020

Da lunedì 4 maggio prenderà il via la Fase 2 dell’emergenza coronavirus: l’allentamento sarà graduale, ma se dovessero aumentare di nuovo i contagi superando le soglie sentinella allora si dovrà “chiudere il rubinetto”.

Fase 2: cosa succede se aumentano i contagi?

Nel tardo pomeriggio di domenica 26 aprile il premier Giuseppe Conte ha firmato il nuovo DPCM, dove come annunciato viene indicata in lunedì 4 maggio la data per l’avvio della tanta agognata Fase 2.

Come spiegato dal Presidente del Consiglio, la Fase 2 non sarà un “liberi tutti” ma il momento della convivenza con il coronavirus e della graduale riapertura dopo la quarantena scattata lo scorso 10 marzo.

Con la Fase 3 del completo ritorno alla normalità che ci sarà soltanto con il vaccino o una cura, dal 4 maggio inizieranno a scaglione a riaprire negozi e attività rimasti chiusi in queste settimane, con un progressivo allentamento anche per le misure del distanziamento sociale.

In questa Fase 2 però il classico convitato di pietra sarà la curva del contagio da coronavirus, visto che a breve il ministro della Salute Roberto Speranza dovrà indicare delle soglie sentinella che, se superate, provocheranno la “chiusura del rubinetto”.

Fase 2 e la curva del contagio da monitorare

Da quando è scoppiata l’emergenza coronavirus in Italia il governo ha sempre scelto la via della massima prudenza. Una strada imboccata anche nel nuovo DPCM, che infatti ha in parte deluso chi si auspicava fin da subito un allentamento più consistente.

Palazzo Chigi però vuole continuare a non fare passi azzardati, visto che se da un lato i dati da alcune settimane parlano di una curva del contagio in contante discesa, dall’altro i numeri dei nuovi contagiati e dei decessi sono ancora importanti nel nostro Paese.

Grazie ai sacrifici stiamo riuscendo a contenere il coronavirus - ha spiegato Conte durante la conferenza - e questo è un grande risultato anche perché ci sono stati momenti in cui ci sembrava sfuggire a ogni controllo ma l’abbiamo affrontato con forza, coraggio e senso di responsabilità”.

Per il premier però in questa Fase 2 che in Italia inizierà lunedì 4 maggio “dobbiamo essere coscienti che la curva di contagio potrà risalire, il rischio c’è e dobbiamo affrontarlo con rigore”.

Nella fase della riapertura fondamentale sarà il contributo delle Regioni, che dovranno in maniera costante collaborare con Palazzo Chigi e informare “sull’andamento della curva epidemiologica e sull’adeguatezza delle strutture”.

Ci avviamo ad un rallentamento del lockdown dal 4 maggio ma vogliamo mantenere la situazione sotto controllo - ha spiegato Giuseppe Conte - Le regioni giornalmente ci informeranno sulla curva epidemiologica. Il ministro Roberto Speranza a tre giorni dal varo del DPCM indicherà le soglie sentinella da rispettare in modo da intervenire in determinate situazioni e chiudere il rubinetto”.

La strategia del governo per la Fase 2 sembrerebbe essere chiara: riapertura ma con lo sguardo sempre ben fisso verso la curva del contagio, perché se in alcune Regioni si dovessero superare i valori sentinella stabiliti dal ministro Speranza allora un passo indietro sarà inevitabile.

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