Fattura elettronica, il divieto per le operazioni relative a prestazioni sanitarie resta anche per il prossimo anno. La novità è contenuta nella bozza della Legge di Bilancio 2021, con la quale si allunga l’esonero per i medici.
Fattura elettronica, si estende il divieto per le prestazioni sanitarie: la novità è contenuta nella bozza della Legge di Bilancio 2021.
Il divieto di fatturazione elettronica è totale, e si applica tanto a medici e farmacie che ai soggetti non obbligati alla trasmissione dei dati delle spese sanitarie al sistema TS.
È dalla data di entrata in vigore della fattura elettronica che è stato previsto il divieto per le prestazioni sanitarie. Serve trovare una modalità di fatturazione specifica, che sia in grado anche di tutelare la privacy del contribuente.
Il nodo privacy porta alla proroga del divieto di fatturazione elettronica per le prestazioni sanitarie anche nel 2021. Facciamo quindi il punto delle novità previste dalla Legge di Bilancio, attesa a breve in Parlamento.
Fattura elettronica, novità in Legge di Bilancio 2021: esteso il divieto per le prestazioni sanitarie
Il Fisco digitale è al centro anche della Legge di Bilancio 2021, che interviene non solo in materia di fatturazione elettronica, ma anche sulle sanzioni relative allo scontrino elettronico e l’esterometro.
Per le e-fatture, si estende fino al 31 dicembre 2021 il divieto di emissione della fattura elettronica per le prestazioni sanitarie effettuate nei confronti di persone fisiche.
L’obbligo di rispettare il divieto, previsto sin dall’avvio dell’e-fattura, viene prorogato dalla Legge di Bilancio 2021 “nelle more dell’individuazione di specifiche modalità di emissione delle fatture elettroniche”.
La proroga del divieto di emissione delle fatture elettroniche riguarda, a titolo esemplificativo, medici, farmacie, ASL, aziende ospedaliere e odontoiatri. Non solo: vi rientrano anche le prestazioni non soggette all’obbligo di trasmissione al Sistema Tessera Sanitaria, come quelle effettuate da fisioterapisti.
C’è da evidenziare un aspetto importante: la proroga del divieto prevista dalla Legge di Bilancio 2021 continuerà ad applicarsi in relazione alla tipologia di operazione effettuata: si tratta di prestazioni sanitarie effettuate nei confronti delle persone fisiche.
Resta obbligatorio fare fattura elettronica, ad esempio, nel caso di prestazioni fatturate ad aziende per spese mediche riconosciute ai propri dipendenti. In tal caso, la risposta all’interpello 307/2019 dell’Agenzia delle Entrate ha chiarito che non dovrà essere riportato il nominativo del paziente, o altri elementi (come il codice fiscale) che ne consentirebbero l’identificazione.
Resta altresì obbligatoria l’emissione di fattura elettronica per prestazioni diverse da quelle sanitarie (si pensi, ad esempio, alle consulenze mediche).
Fattura elettronica per prestazioni sanitarie, proroga del divieto in Legge di Bilancio 2021 in attesa di regole specifiche
La Legge di Bilancio 2021 conferma che una soluzione ancora non c’è. La fattura elettronica si scontra con la necessità di tutelare la privacy del contribuente, ed a tal fine bisognerà individuare modalità specifiche di fatturazione.
La necessità di tutela della privacy è uno dei temi roventi relativi alla fatturazione elettronica, già oggetto di diverse contestazioni da parte dell’Autorità Garante in merito al trattamento dei dati effettuato dall’Agenzia delle Entrate.
Un dossier che resta quindi aperto, e per il quale non vi saranno novità in Legge di Bilancio 2021. Al MEF e all’Agenzia delle Entrate viene concesso un anno di tempo in più per predisporre una modalità di fatturazione ad hoc per le spese mediche.
Nel frattempo, sarà il sistema Tessera Sanitaria a mettere a disposizione dell’Agenzia delle Entrate i dati fiscali (ad esclusione della descrizione dell’operazione e del codice fiscale del cliente) delle fatture ricevute dagli operatori sanitari.
Trasmissione dati fatture nella comunicazione mensile delle spese sanitarie
Sul tema della fatturazione elettronica relativa alle spese da trasmettere al sistema TS, vale la pena ricordare che alcune novità sono già previste con decorrenza a partire dal 1° gennaio 2021.
Il decreto MEF datato 19 ottobre 2020 dispone l’obbligo di invio mensile della comunicazione, fino al 2020 annuale, relativa alle spese sanitarie da trasmettere al sistema TS.
I nuovi 12 appuntamenti sono individuati dal Ministero dell’Economia come una forma di semplificazione.
La trasmissione della comunicazione mensile al sistema TS delle spese sanitarie consentirà di assolvere non solo agli obblighi legati al 730 precompilato, ma anche ai fini dell’invio dei dati delle fatture e della memorizzazione e trasmissione dei corrispettivi.
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