Febbre gialla torna l’epidemia: Italia a rischio? Sintomi e vaccino

Sara Catalini

18 Agosto 2016 - 16:17

È esplosa una nuova epidemia di febbre gialla: l’Italia è a rischio contagio? Ecco cosa c’è da sapere sui sintomi del virus e sul vaccino.

Febbre gialla torna l’epidemia: Italia a rischio? Sintomi e vaccino

In Congo è esplosa una nuova epidemia di febbre gialla, la più violenta degli ultimi dieci anni e, come per molte epidemie, anche l’Italia potrebbe essere a rischio, insieme a tutta l’Europa.

Solo il 10 agosto si contavano 74 casi di contagio e in pochi giorni i numeri sono schizzati: ad oggi salgono a quota 400 mila le persone affette dal virus. Per questo motivo sono già in molti ad informarsi su quali sono i sintomi della febbre gialla, dove poter fare il vaccino e quali sono i rischi reali che la febbre gialla arrivi anche in Italia.

Febbre gialla: Italia in pericolo?

L’Italia è a rischio febbre gialla? Il nostro Paese sembra al sicuro dalla pericolosa malattia, ma finché i vaccini scarseggeranno la probabilità che la febbre gialla arrivi in Italia così come in ogni altra parte del mondo non è da escludere del tutto dato che non si può fermare la mobilità internazionale.

Tornato l’incubo della febbre gialla sono a rischio contagio Asia, America ed Europa se non si riuscirà a debellare il virus con la campagna di vaccinazione massiccia partita il 17 agosto.

Ma cos’è la febbre gialla? Quali sono i sintomi? Molte le curiosità di tanti che in queste ore temono per la propria salute. Ecco allora alcune informazioni per non creare allarmismi inutili su sintomi e vaccini.

Vaccino febbre gialla: quando e dove farlo

La Febbre Gialla è l’unica malattia per la quale può essere richiesto un certificato di vaccinazione per l’accesso in un Paese.

Una volta somministrato l vaccino comincia ad essere efficace nei dieci giorni successivi e ha una durata decennale. Non è obbligatorio ovunque, ma solo in alcune zone a rischio che segnaliamo.

Ecco i Paesi in cui è obbligatorio vaccinarsi per la febbre gialla:

  • Africa: Angola, Benin, Burundi, Camerun, Congo, Costa d’Avorio, Gabon, Ghana, Guinea Bissau, Liberia, Mali, Niger, Repubblica Centroafricana, Repubblica Democratica del Congo, Ruanda;
  • Americhe: Guyana Francese.

Chi non deve vaccinarsi? Le controindicazioni del vaccino per la febbre gialla comprendono allergie e febbre, ma generalmente è sconsigliato solo a donne incinta, persone che soffrono di allergie alle proteine dell’uovo e al pollo, a chi è affetto da AIDS e bambini di età inferiore ai 9 mesi.

In Italia è possibile vaccinarsi per la febbre gialla in molti centri autorizzati il cui è elenco è disponibile sul sito specializzato di medicina per il viaggiatore .

Come si prende la febbre gialla? Ecco i sintomi

La malattia della febbre gialla colpisce principalmente gli esseri umani e le scimmie e si trasmette attraverso la puntura di zanzare Aedes, le stesse portatrici del virus Zika.

La malattia ha un periodo d’incubazione è variabile dai 3 ai 6 giorni e si divide in due fasi: una iniziale con lievi manifestazioni di malessere e una secondaria in cui esplode il virus e se non presa in tempo è mortale nel 5-10 % dei casi.

Quali sono i sintomi da riconoscere se si è stati in un Paese ad alto rischio contagio?

  • Febbre e sintomi tipo influenza;
  • ittero (pelle e occhi gialli);
  • danni al fegato, al rene, al polmone e ad altri organi;
  • vomito ematico.

Se si accusano questi sintomi è opportuno rivolgersi ad un centro competente ed effettuare immediatamente le analisi sierologiche per scongiurare qualsiasi ipotesi.

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