Gennaio 2016, e non più entro la fine del 2015, è la tempistica del primo rialzo dei tassi Fed secondo il posizionamento del mercato.
La scommessa dei mercati è cambiata: le previsioni degli investitori vedono il primo rialzo dei tassi di interesse della Federal Reserve in quasi 10 anni avere luogo a gennaio 2016, e non più entro la fine del 2015.
La Fed non alzerebbe dunque tassi prima dell’inizio del nuovo anno.
Dopo aver ascoltato ed esaminato tutte le informazioni rilasciate nella dichiarazione del FOMC e durante la conferenza del presidente Fed Janet Yellen di giovedì, gli investitori hanno iniziato a scommettere sulla tempistica per un primo rialzo sui tassi della banca centrale degli Stati Uniti, riducendo l’aspettativa che la normalizzazione della politica monetaria possa già iniziare in seguito ai prossimi incontri di ottobre e dicembre.
Il mercato punta ora su una probabilità del 52% per un rialzo dei tassi nel mese di gennaio 2016, un incontro “in ritardo” di quanto previsto dalla maggioranza prima della decisione della Fed di lasciare i tassi invariati, secondo il CME FedWatch.
Nel 2016, la prima riunione della Fed avrà luogo il 26-27 gennaio.
Prima della riunione del FOMC di giovedì 17 settembre, le probabilità favorivano un aumento dei tassi nel mese di dicembre.
Gli analisti riferiscono la presenza di forti dubbi su un possibile rialzo dei tassi Fed ad ottobre, dato che non è prevista alcuna conferenza stampa, anche se la banca centrale potrebbe sempre organizzare una conferenza stampa con breve preavviso, come specificato dalla Yellen durante il suo intervento.
Gli investitori non credono in un rialzo dei tassi a dicembre perché il Natale sarebbe troppo in prossimità, e i mercati in quel periodo sono meno liquidi.
Tuttavia, Kim Chase, economista senior presso la BBVA Compass, prevede che il mercato si concentrerà inizialmente sulla possibilità di una mossa a seguito della riunione del 15-16 dicembre, dopo la quale è già in programma una conferenza stampa.
Come avvenuto questo venerdì, il FOMC rilascerà un aggiornamento delle previsioni sull’economia degli Stati Uniti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA