Fiscalità dei contributi a fondo perduto

Alessandra Manco

23 Maggio 2014 - 10:20

I contributi concessi a fondo perduto seguono diverse regole a seconda che si consideri il livello fiscale o il livello aziendale.

Fiscalità dei contributi a fondo perduto

Ai fini della gestione di impresa i contributi a fondo perduto erogati possono essere distinti in contributi in conto esercizio (se abbattono costi d’esercizio), contributi in conto capitale (potenziano l’apparato produttivo aziendale) e contributi in conto impianti (concessi per l’acquisto di beni ammortizzabili).

Dal punto di vista fiscale invece i contributi sono distinti in contributi spettanti in base a contratto da contributi spettanti a norma di legge. I primi derivano da contratti stipulati tra soggetti privati e imprese (rapporto di fornitura, ecc.) e indipendentemente dalla natura con cui sono contabilizzati (conto esercizio, conto impianti o conto capitale) sono comunque considerati ricavi per l’impresa e concorrono a formare il reddito nell’esercizio di competenza (in base alle regole previste nel contratto).

Per i contribuenti spettanti a norma di legge il trattamento fiscale sarà differente in relazione alla natura del contributo. I contributi in conto esercizio (erogabili dallo Stato o da altri enti pubblici) concorrono a formare il reddito in base al principio di competenza anche se non si è avuta l’effettiva percezione del contributo. Il contributo andrà contabilizzato all’atto dell’emissione della delibera di approvazione per il mandato di pagamento.

I contributi in conto capitale non vengono considerati né come sopravvenienze attive né come ricavi e concorrono alla formazione del reddito in base al principio di competenza, come contributi in conto impianti. Nel caso in cui il contributo sia superiore al costo dell’impianto (perché ad esempio comprensivo dell’iva detraibile) l’eccedenza costituirà una sopravvenienza attiva che comunque è assoggettata a tassazione nel periodo di imposta in cui inizia il processo di ammortamento.

Nel caso in cui i contributi sono accordati in relazione a piani di investimento di natura complessa (comprendenti quindi acquisizione di beni strumentali ammortizzabili sia spese di diversa natura) la tassazione fiscale prevista per i contributi in conto impianti è applicabile esclusivamente qualora il contributo sia determinato come percentuale delle spese che godono del beneficio o in base a criteri che permettano la ripartizione in una o in un’altra categoria.

In pratica la contabilizzazione può avvenire attraverso 2 metodi differenti di contabilizzazione uno al netto ed uno al lordo. Con il primo metodo il contributo concorre alla formazione del reddito sotto forma di minori quote di ammortamento deducibili per tutta la durata dell’ammortamento. Nel caso invece di contributo al lordo il contributo concorre alla formazione del reddito di impresa come risconto attivo di importo proporzionale alle quote di ammortamento dedotto in ogni esercizio.

In una situazione diversa l’intero importo sarà assoggettato alla disciplina fiscale prevista nel caso dei contributi in conto capitale o in conto esercizio in base alla tipologia di spesa che viene sovvenzionata attraverso il contributo.

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