Forex: gli investitori diranno addio ai bonus? Ecco cosa cambia con le novità che la CySEC ha introdotto per uniformarsi a quanto stabilito dall’ESMA.
Forex, addio ai bonus? Cosa cambia con le novità CySEC - La Cyprus Securities and Exchange Commission ha comunicato l’introduzione di numerose novità in campo Forex, opzioni binarie e CFD.
Le novità andranno a ripercuotesi soprattutto sul settore dei bonus promozionali offerti dai broker, considerati eccessivamente rischiosi per gli investitori.
I cambiamenti, contenuti in un documento rilasciato dalla CySEC e indirizzato alle società registrate a Cipro appunto, sono stati introdotti con l’obiettivo di adeguarsi a quanto sancito dall’ESMA, ossia l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati, la quale ha introdotto novità riguardanti la fornitura di CFD e di prodotti speculativi.
Le novità delle quali parliamo oggi hanno a che vedere con le leve finanziarie e soprattutto con i bonus promozionali legati alle attività di trading, i quali non saranno più utilizzabili. Quali sono le novità introdotte dalla CySEC e cosa cambia per gli investitori?
La decisione di Cipro sui bonus, ma anche sulle leve, giunge qualche tempo dopo l’approvazione da parte del parlamento francese del ban sulle pubblicità di Forex e opzioni binarie, volto a garantire determinati poteri al Ministero delle Finanze per limitare le pubblicità di prodotti ad alto rischio finanziario.
Quello che è certo, ad oggi, è che gli investitori dovranno iniziare a salutare i bonus promozionali. Vediamo allora di seguito quali sono gli aggiornamenti introdotti dalla CySEC e cosa cambia per i broker con l’introduzione di queste novità.
Forex: addio ai bonus che mettono in pericolo gli investitori
Secondo quanto già riportato ad ottobre da Finance Magnates, alle compagnie operanti in Europa sarà proibito di utilizzare bonus promozionali relativi alle attività di trading. Tale pratica, secondo la CySEC, espone gli investitori a rischi eccessivi e non necessari.
L’eliminazione dei bonus promozionali rientra nel più ampio progetto di tutela dell’investitore messo in piedi in sede europea. Il più delle volte, infatti, offrire bonus promozionali elevati cela comportamenti e obiettivi inaccettabili da parte di chi offre servizi Forex. Per questo motivo, e dunque adeguandosi alle disposizione dell’ESMA, la SySEC ha ribadito l’eliminazione di tali bonus.
“Ci aspettiamo che le CIF (società registrate a Cipro) abbiano già preso, o comunque stiano per prendere, misure volte ad adeguarsi a quanto stabilito dall’ESMA”,
ha affermato l’autorità finanziaria di Cipro. Secondo Demetra Kalogerou della CySEC, le compagnie non agiscono sempre nel miglior interesse dei loro clienti e questa è una pratica da considerare inaccettabile.
“Offrire bonus promozionali volti ad incentivare l’attività di trading su prodotti speculativi espone gli investitori a rischi non necessari. Dal 2015 la CySEC si è occupata di monitorare le attività dei provider di servizi Forex, di opzioni binarie e di CFD e molto spesso le aziende non hanno agito nel miglior interesse dei loro clienti”,
ha affermato la Kalogerou. L’addio ai bonus non è comunque l’unico argomento trattato dall’autorità finanziaria di Cipro.
Forex, non solo ban dei bonus: leva a 1:50?
Un’altra delle novità citate riguarda l’offerta di leve finanziarie. La CySEC ha rilevato che quei brokers che offrono leve finanziarie eccessivamente elevate non lo stanno facendo nell’interesse dei loro clienti. Ciò significa che le aziende del settore dovranno impostare una leva finanziaria predefinita più bassa, ossia a 1:50.
La novità non rappresenta l’imposizione di un tetto massimo alle leve, dato che ai clienti viene comunque garantita la possibilità di chiedere un livello più elevato. In tal caso, tuttavia, lo stesso cliente sarà sottoposto ad un test di adeguatezza volto a capire se sarà o meno in grado di fare trading.
Forex, non solo ban dei bonus: le novità sul prelievo di fondi
In caso di un saldo di cassa positivo nel conto del cliente, la CySEC ha imposto alle società di elaborare la richiesta di prelievo nello stesso giorno in cui questa viene effettuata. Solo nel caso in cui il cliente avanzasse la propria richiesta fuori dal normale orario di trading la società avrebbe la possibilità di elaborarla il giorno successivo. Le compagnie del settore colpite dalle novità della CySEC avranno tempo fino al 30 gennaio 2017 per implementare i cambiamenti già citati.
© RIPRODUZIONE RISERVATA