Vediamo le performance dei nove maggiori cambi sul Forex nel mese di ottobre e scopriamo quali hanno rappresentato le occasioni di profitto più ghiotte.
Il Forex ha vissuto un ottobre di importanti conferme e di inaspettate variazioni nei maggiori trend che avevano dominato gran parte del 2016.
Mentre le opportunità della prima settimana di novembre mettono già in luce importanti appuntamenti, è bene osservare il recente passato dei nove maggiori cambi per capire quali sono state le valute che più delle altre hanno determinato il bello e il cattivo tempo, anche in ottica futura.
In particolare parliamo del dollaro USA e della sterlina , veri protagonisti degli ultimi 30 giorni.
La crescita della probabilità di un rialzo dei tassi di interesse da parte della Fed nel mese di dicembre ha portato a quattro settimane di mercato unilaterale, tutto a favore del biglietto verde, sul quale però ora incombe il timore/opportunità delle presidenziali americane.
Di contro la sterlina è stata la peggiore valuta di ottobre, soprattutto a causa della notte fatale dell’algoritmo. L’intervento umano ha così appesantito una già importante hard Brexit e un ridimensionamento nel valore della moneta inglese che ha pochi precedenti nella storia recente.
In attesa del primo grande appuntamento del mese di novembre sul Forex, ovvero la riunione della Bank of Japan di stanotte, vediamo nel dettaglio le performance dei maggiori cambi e quali hanno rappresentato le soluzioni più profittevoli ad ottobre.
Forex ad ottobre: i cambi e le trade con i profitti più alti
Con la giornata di oggi si chiude un mese di importanti movimenti sul Forex e si apre un novembre che, a causa delle elelzioni USA in arrivo la prossima settimana, potrebbe risultare ancora più rilevante.
La prima metà del 2016 aveva visto nello yen la valuta più profittevole sulla quale puntare. Entrare long sulla moneta nipponica era diventata un’abitudine diffusa, una ricerca del bene rifugio che più di ogni altra soluzione nel Forex aveva guadagnato valore.
La fine di questo trend ha visto con ottobre la sua più convinta inversione, tutto grazie alla ripresa del dollaro USA e all’alleggerimento di tutti i beni rifugio, non solo monetari.
In più la Brexit ha accelarato i suoi effetti e ha portato la sterlina a perdere inesorabilmente valore, addirittura più nel mese di ottobre che nei precedenti.
Così il cambio sterlina-dollaro risulta essere in assoluto il cross dalla performance migliore, avendo stabilito ad ottobre un -6,2%, la soluzione più profittevole per un’entrata short:
Al contrario è il cambio dollaro-yen ad aver rappresentato il migliore acquisto dall’1 al 31 ottobre, avendo stabilito un +4,1%:
Offrendo un’analisi a più ampio respiro è chiaro come il dollaro USA sia stato il fautore degli andamenti di ottobre sul Forex, soprattutto se si guarda ai quattro cambi che hanno registrato performance negative:
- sterlina/dollaro USA -6,2%;
- euro/dollaro USA -2,6%;
- dollaro neozelandese/dollaro USA -1,6%;
- dollaro australiano/dollaro USA -0,8%.
Ovunque sia comparsa la valuta americana al denominatore si è avuta una prestazione negativa nel mese di ottobre. Quasi lo stesso discorso può essere fatto, al contrario, guardando alle prestazioni positive:
- dollaro USA/yen +4,1%;
- euro/sterlina +3,4%;
- dollaro USA/dollaro canadese +2,2%;
- dollaro USA/franco svizzero +1,9%;
- euro/yen +1,2%.
Le uniche due eccezioni che in questo secondo elenco non mostrano il biglietto verde al numeratore sono euro-sterlina, dove però è proprio la sterlina ad aver determinato l’ottima performance, ed euro-yen, che segnala come in assoluto il ruolo dello yen sia meno rilevante che nei mesi passati.
Le presidenziali americane saranno ora responsabili dell’eventuale continuazione di questo periodo di grande forza del dollaro USA o della sua inversione, mentre per la sterlina bisognerà capire se e quanto è ancora lontano il suo valore di equilibrio di mercato.
Il mese di novembre, in ogni caso, sembra aprirsi con gli stessi protagonisti di ottobre.
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