Fortnite è pericoloso per i bambini? Ecco come capire se è sicuro per i più piccoli, tra dipendenza, chat, e modalità di gioco.
Fortnite è il fenomeno del momento: i numeri del multipiattaforma di Epic Games sono da capogiro, e tra i principali giocatori abbiamo i bambini. Sono loro infatti ad alimentare un successo che sembra senza sosta, e i genitori hanno solo un dubbio: Fortnite è davvero sicuro per i bambini?
Fortnite conta oggi oltre 200 milioni di giocatori attivi e un fatturato da record che sale giorno dopo giorno, di pari passo con gli utenti iscritti: per alcuni, come lo streamer Ninja, è diventato anche un lavoro e sono tantissimi gli utenti che ogni giorno si sfidano attraverso il multipiattaforma (disponibile per console e smartphone) nelle due modalità Salva il mondo e Battaglia Reale.
Cooperativa o tutti contro tutti, lo sparatutto colorato incanta i bambini e fa preoccupare i genitori: qualche mese fa anche il principe Harry si era pronunciato negativamente contro il popolare titolo, durante una visita a una scuola elementare. Ma c’è davvero da preoccuparsi? Scopriamo insieme pregi e difetti di Fortnite e quali sono i rischi a cui possono andare incontro i più piccoli.
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Fortnite e bambini: capire il fenomeno
Fortnite è classificato con un PEGI 12: il bollino, la cui sigla sta per Pan European Game Information, indica la fascia d’età consigliata per gli acquirenti, basandosi sui contenuti e le modalità di gioco degli stessi. Il marchio d’età è presente su tutti i giochi, ma spesso è ignorato da chi compra, genitori compresi: un recente sondaggio condotto dall’associazione inglese Childcare, condotto su 2000 genitori, ha dimostrato che l’86% degli intervistati non segue, o non nota, il marchio indicante l’età di riferimento.
Fortnite risponde alla perfezione a questo criterio: sono molti i bambini, di età compresa tra gli 8 e gli 11 anni, che giocano attivamente al titolo Epic Games, magari proprio perché «contagiati» dai propri coetanei. È chiaro che restringere il fenomeno, impedendo totalmente a un figlio di giocare a Fortnite, è decisamente controproducente: il gioco utilizza infatti una grafica colorata e cartoonesca, escludendo sequenze particolarmente violente.
Da genitore, la cosa migliore da fare è capire di cosa si tratta: anche da profani, informatevi sul gioco e sulle modalità e contenuti, magari accostandovi a vostro figlio mentre fa una partita. In questo modo, non solo condividerete con i più piccoli una parte oggi fondamentale del proprio intrattenimento, ma potrete capire meglio funzionalità e linguaggio del gioco, individuando anche il comportamento di vostro figlio.
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Fortnite è rischioso per i bambini? Come disattivare la chat
Fortnite si gioca online, in tempo reale si è connessi con giocatori vari provenienti da tutto il mondo: proprio come internet quindi, espone i più piccoli ad alcuni pericoli, come la pedofilia online.
I casi sono recenti, a Cagliari è stato arrestato un ventottenne che adescava bambini attraverso il gioco, mentre altri casi si sono verificati nel Regno Unito un dodicenne è stato avvicinato da un malintenzionato durante una delle tante sessioni online.
Questo avviene a causa della chat audio presenti all’interno del gioco, utile per coordinare spostamenti, missioni e agguati nelle varie partite. Questa opzione, decisamente funzionale in determinate modalità come Salva il mondo, potrebbe esporre i più piccoli a conversazioni non gradite o a un linguaggio non consono all’età (essendo Fortnite un fenomeno attivo anche tra gli adulti).
Il metodo migliore è sempre informare i propri figli riguardo i rischi che si possono incorrere online, in modo semplice, e magari esercitare un controllo maggiore su determinate modalità.
La chat di gioco può essere disattivata, attraverso il menu dell impostazioni: una volta scelta l’opzione di gioco, selezionate e cliccate sul simbolo del panino (formato da tre linee orizzontali) e cliccate quindi sulla rotellina degli ingranaggi per accedere alle Impostazioni. Cliccando sul simbolo del volume, in alto a destra, regolate le varie opzioni audio del gioco tra cui il livello della chat che può essere abbassato o disattivato (attraverso l’opzione sottostante attiva/disattiva).
Disattivate anche il PTT, push to talk, funzione che permette ai giocatori di parlare a voce solo premendo un determinato tasto.
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Fortnite e bambini: tempo di gioco e contenuti a pagamento
Fortnite può creare dipendenza? Il rischio c’è, come accaduto per alcuni casi estremi.
Qui, come per qualsiasi altro videogioco, vale la buona norma che vede impostare un tempo di gioco massimo entro cui i più piccoli dovrebbero necessariamente rientrare. Stabilitelo con i vostri bambini: in questo modo, la regola passerà come un consiglio. Un accordo tra le parti e non un’imposizione.
Tenete presente che Fortnite è un gioco dalle partite ultrarapide, specie se il vostro personaggio non gode di skill e potenziamenti utili a restare a lungo in vita nelle varie partite: 90 minuti sono sufficienti a garantire moltissime sessioni di gioco ai più piccoli. Ricordate sempre che Fortnite si basa sulla sopravvivenza: attendete sempre che vostro figlio finisca una partita e scoraggiatelo a iniziarne un’altra se il tempo rimasto è poco.
Oltre a questo, non dimenticate anche i contenuti a pagamento: acquistateli solo se necessari e controllate che i più piccoli non cedano alla tentazione di sperperare la paghetta settimanale per avere il fucile nuovo di zecca all’interno del gioco. Di tanto in tanto, concedete qualche bonus (senza esagerare) e incoraggiateli a giocare senza acquisti, magari cercando insieme trucchi e potenziamenti utili offerti da Epic Games.
Fortnite: attivare il parental control
Il parental control può tornare indubbiamente utile in mancanza di una regola che disciplini meglio il tempo da giocare.
Per iOS e Android si possono seguire i consigli per limitare l’uso dello smartphone ai più piccoli, attraverso impostazioni e app esterne. Per le console da casa invece, è disponibile una modalità parental control, o filtro famiglia, che varia a seconda della piattaforma di gioco: PlayStation 4, Xbox One e Nintendo Swtich offrono diverse metodologie per limitare il tempo di gioco ai bambini, con un contenuto nelle impostazioni che permette di settare un timer limite di gioco che va a bloccare la console al suo scadere. Per riattivarla, servirà un codice o una password inserita precedentemente dal genitore.
In attesa che Epic Games attivi una forma ufficiale di controllo parentale all’interno del gioco, il metodo migliore resta sempre l’educazione da parte dei genitori ai videogiochi: una forma d’arte bellissima e un modo per divertirsi e fare amicizia, attraverso la giusta guida e misura.
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