Controlli Coronavirus, lo Stato schiera l’Esercito: ai militari attribuita la qualifica di agenti di pubblica sicurezza.
Emergenza Coronavirus, più controlli nelle città per verificare ogni spostamento dei cittadini: ai militari delle Forze Armate viene attribuita la qualifica di “agenti di pubblica sicurezza” e quindi ci sarà un maggior contingente da utilizzare per pattugliare le strade.
Nonostante l’invito a “restare a casa” il più possibile, non tutti i cittadini hanno ancora capito l’importanza del rispetto delle norme introdotte appositamente per limitare il contagio da Coronavirus. Ecco perché il Governo ha deciso di intensificare i controlli, utilizzando anche i militari dell’Esercito per il controllo delle città.
Una decisione che ha portato il Viminale - nella corretta applicazione delle norme introdotte con l’ultimo decreto dell’11 marzo 2020 - ad attribuire la qualifica di agente della pubblica sicurezza anche ai militari dell’esercito.
Controlli Coronavirus: in città arriva l’esercito
Mentre i soldati statunitensi atterrati in Europa potrebbero fermare la propria missione, i militari italiani sono pronti ad intensificare la loro presenza nelle strade.
Con l’ultima circolare il Viminale ha autorizzato di fatto l’impiego dell’Esercito per il controllo delle città e dei cittadini; saranno i militari, insieme alle Forze di Polizia, a verificare che coloro che si spostano lo fanno per necessità, o per motivi di lavoro e di salute.
I militari potranno altresì comminare le sanzioni previste per chi non rispetta le nuove regole, ad esempio nei confronti di coloro che si spostano senza la dovuta autocertificazione.
Questo sarà possibile perché da oggi - previo provvedimento del prefetto competente - i militari dell’Esercito acquisiscono la qualifica di agente di pubblica sicurezza. Un chiaro segnale dello Stato, il quale nelle prossime ore intende intensificare i controlli nelle città così da limitare nella maniera più efficiente possibile il contagio da Coronavirus.
Controlli Coronavirus: l’Esercito ha già un piano
Quindi, nel caso di autorizzazione dei vari prefetti, l’Esercito potrà essere impiegato nel controllo sul territorio del rispetto dei limiti alla libera circolazione dei cittadini. Una misura necessaria, pur ricordando molto i tempi di guerra.
Con il riconoscimento della qualifica di agenti di pubblica sicurezza, infatti, i militari avranno a disposizione uno strumento giuridico ulteriore per effettuare i controlli in modo attivo, con la possibilità quindi anche di comminare delle sanzioni per chi non rispetta le regole.
Adesso l’Esercito italiano potrà mettere a punto il piano pensato in questi giorni: come spiegato dal Capo di Stato Maggiore - generale Salvatore Farina - dovrebbe essere prevista la mobilitazione di circa 2.000 soldati (in aggiunta a quelli già impiegati nelle Operazioni Strade Sicure), mentre medici e infermieri delle Forze Armate sono già stati inviati nei vari focolai.
I militari dell’Esercito, oltre ad essere un valido supporto per il controllo delle strade, potrà rappresentare anche il braccio armato dello Stato, da utilizzare per casi gravi come per la “requisizione di beni immobili e servizi, o anche per la chiusura di attività”.
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