Social network e Forze Armate: ecco qual è il comportamento da tenere su Facebook per non correre il rischio di essere sanzionati.
Facebook e Forze Armate: cosa si può pubblicare sui social network senza dover incorrere in una sanzione?
In questi giorni si è parlato molto della sentenza del Tar del Friuli Venezia Giulia che ha respinto il ricorso presentato da un militare a cui è stata inflitta una sanzione per aver postato una foto del proprio accampamento all’Expo su Facebook.
Nella foto in questione è ritratto l’accampamento militare allagato a causa della pioggia e questo è bastato per far nascere dei commenti denigratori per l’Esercito da parte degli altri iscritti ai social network.
Secondo il Tar di Trieste che ha respinto il ricorso, questi commenti sono lesivi per il prestigio dell’Arma, quindi la sanzione inflitta al militare è legittima.
Il tribunale ha quindi ricordato ai militari e alle Forze Armate che per loro vige il divieto di pubblicare determinati contenuti sui siti pubblici, specialmente quelli che potrebbero essere lesivi per il prestigio dell’amministrazione.
Inoltre, bisogna ricordare che anche per la pubblicazione sui social network, che per il Tar del Friuli sono dei servizi pubblici, bisogna operare nel rispetto delle norme relative al segreto militare fissate dal Regio Decreto dell’11 luglio 1941.
A questo punto i militari e le forze dell’ordine si chiedono quali contenuti è possibile pubblicare su Facebook e sugli altri social network senza dover correre il rischio di essere sanzionati.
Per scoprirlo vediamo cosa dicono le norme relative al segreto militare e cosa stabilisce il Testo Unico delle disposizioni regolamentari in materia di Ordinamento militare.
Cosa si può pubblicare su Facebook senza essere sanzionati? Il segreto di Stato
In Italia è vietato fotografare le installazioni militari, i militari in servizio e i loro armamenti. Ciò è stabilito dal Regio Decreto n°1161 dell’11 luglio 1941 che vieta la divulgazione di notizie che possano essere d’aiuto al nemico.
Nel dettaglio, nel testo del decreto leggiamo che sia agli appartenenti alle amministrazioni statali, che ai civili, è vietato divulgare notizie “riservate riferibili a materiale o avvenimenti interessanti l’efficienza bellica dello Stato, ovvero interessanti le operazioni militari in progetto o in atto, e la divulgazione di notizie aventi comunque interesse militare”.
Come possiamo leggere nel testo, è vietato fare e divulgare foto rappresentative di operazioni militari in progetto e la divulgazione di notizie di interesse militare. Questo non significa che un militare non può pubblicare la propria foto in divisa su Facebook, poiché in quel caso non si tratta di “divulgazione di notizie riservate”.
Discorso differente per il militare che ha pubblicato la foto del proprio accampamento militare all’Expo, poiché in quel caso l’immagine rappresenta “un’operazione militare in atto”.
Quando pubblicate una foto o un post sui social network però chiedetevi se questo potrebbe in qualche modo violare il segreto militare. Per maggiore chiarezza vi consigliamo di leggere il testo completo del Regio Decreto n°1161 che trovate sul sito del Ministero della Difesa.
Testo Unico delle disposizioni regolamentari in materia di Ordinamento militare
Un altro documento che disciplina l’uso dei social network da parte dei militari è il Testo Unico delle disposizioni regolamentari in materia di ordinamento militare. Qui si stabilisce che ogni appartenente ad un comando militare deve:
- evitare la divulgazione di notizie attinenti al servizio, anche se insignificanti, poiché potrebbero costituire materiale informativo;
- anche nella vita privata bisogna astenersi dai comportamenti che potrebbero recare pregiudizio all’immagine dell’amministrazione;
Nelle discussioni sui social network i militari devono prestare molta attenzione alle parole utilizzate, al fine di evitare di incorrere in comportamenti inopportuni che potrebbero prestarsi a fraintendimenti o strumentalizzazioni.
Per questo motivo alle forze dell’ordine è sconsigliato l’uso di immagini che possano dichiarare il loro status, così da tutelare la propria persona da possibili strumentalizzazioni.
Cosa si può pubblicare su Facebook senza essere sanzionati? La circolare dell’Arma dei Carabinieri
Qualche anno fa l’Arma dei Carabinieri ha pubblicato una circolare con cui ha regolamentato l’uso dei social network da parte dei propri militari.
Nella circolare si legge che spesso quando i carabinieri partecipano a “chat”, “blog” e “forum di discussione” sui social network utilizzando degli stemmi, emblemi o denominazioni istituzionali in cui rendono nota la loro posizione. E non solo, perché talvolta vengono rivelate delle vicende riferite al servizio violando sia i profili di riservatezza che, non di rado, ledendo l’immagine dell’Arma.
A tal proposito è stato stabilito il divieto di impiegare la denominazione e gli emblemi dell’Arma (tra cui figura anche l’uniforme) al di fuori delle situazioni che non si riferiscono al servizio.
Per questo motivo, ai militari dell’Arma è vietato persino realizzare siti Internet o pagine nei social network che si riferiscono a determinati comandi o reparti. E in tali ambiti non è possibile qualificarsi in relazione ai propri compiti di servizio.
Quindi, stando a quanto stabilito dalla circolare, i carabinieri non possono:
- utilizzare delle foto profilo che rendono pubblica la loro posizione;
- pubblicare contenuti che violano i profili di riservatezza e che potrebbero essere lesivi per l’immagine dell’Arma;
- amministrare gruppi o pagine che si riferiscono all’Arma dei Carabinieri.
Per maggiori informazioni potete scaricare il testo della circolare emanata dall’Arma dei Carabinieri in cui ci sono le norme che regolamentano l’uso dei social network.
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Questo articolo fa parte delle Guide della sezione Money Academy.