Fronte No-Euro in crescita: ecco chi sono i nostalgici della Lira e i partiti che li sostengono

Marta Panicucci

30 Aprile 2014 - 10:42

Fronte No-Euro in crescita: ecco chi sono i nostalgici della Lira e i partiti che li sostengono

Fino all’anno scorso erano relegati nelle ultime pagine di pochi giornali e in alcune trasmissioni di nicchia: oggi invece, gli appartenenti al fronte No-Euro sono tra gli ospiti più richiesti dai talk show e impazzano sui social network.

Dopo essere stati snobbati per anni, la squadra anti-euro italiana adesso è contesa da giornali e trasmissioni televisive, la campagna No-Euro fa audience. Fino a qualche mese fa economisti e professori come Bagnai e Borghi erano conosciuti soltanto dagli addetti ai lavori e totalmente anonimi per il grande pubblico. Adesso i sostenitori della campagna No-Euro fanno comizi in piazza, conferenze, seminari, spinti e sostenuti dai partiti politici che hanno fatto della campagna anti-euro la loro bandiera per le elezioni europee di maggio. Vediamo chi sono i nostalgici della Lira e quali partiti li sostengono.

Il fronte no-euro
A calcare con maggiore impegno la scena del fronte No-Euro sono certamente Alberto Bagnai e Claudio Borghi. Bagnai è il capostipite, colui che vanta un curriculum scientifico più articolato, e autore del famoso libro, diventato un must per coloro che si oppongono alla moneta unica: Il tramonto dell’euro. Come e perché la fine della moneta unica salverebbe democrazia e benessere in Europa.

«Stiamo assistendo al suicido economico di un continente» denuncia Bagnai nelle numerose interviste e convegni in diverse città italiane. Professore di Politica economica all’università di Pescara, Bagnai ha anche un blog sul Fattoquotidiano e, quando si parla di Euro ed Europa, è onnipresente su twitter.

Già l’anno scorso, quando il libro Il tramonto dell’Euro stava iniziando a far parlare di sé, qualche osservatore inserì Bagnai nel movimento grillino, anch’esso polemico con l’Euro. Ma Bagnai smentisce e taglia corto: «Il referendum e la democrazia diretta sono delle stupidaggini».

Altro autore di un libro anti-euro è Claudio Borghi con Basta euro. Uscire dall’incubo è possibile. Fino al 2010 dipendete come sales presso la Deutsche Bank, attualmente insegna all’Università Cattolica di Milano. Anche Borghi è molto attivo nella battaglia contro l’euro, da alcuni mesi è impegnato nel Basta euro tour, al fianco del segretario delle Lega Matteo Salvini. La Lega nord ha fatto dell’opposizione all’euro il tema principale della propria campagna elettorale in vista delle elezioni europee di maggio. Borghi infatti segue Salvini nella lista dei candidati alle elezioni europee nella circoscrizione nord-ovest.

A infiammare gli animi leghisti e le trasmissioni televisive c’è anche Francesca Donato, spesso ospite della trasmissione Ballarò. In realtà Donato non è un’economista come Borghi e Bagnaia, ma un’avvocatessa ormai completamente dedita alla battaglia No-Euro. A questo proposito ha lanciato un’associazione Eurexit, sostenuta dal segretario della Lega Salvini che l’ha voluta come numero due nella lista della Lega Nord alle prossime elezioni europee per la circoscrizione insulare.

Ma non soltanto le Lega cavalca l’ondata antieuropeista in vista delle elezioni di maggio: anche Fratelli D’Italia ha accolto nel proprio partito esponenti del fronte No-Euro. Tra questi Antonio Maria Rinaldi, laureato in economia con due incarichi di docenza a Roma e Pescara.

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