Fusione BPM-Banco Popolare possibile già a febbraio

Volano nella Borsa di Milano le azioni BPM e Banco Popolare, i titoli delle due banche italiane chiudono la giornata di ieri con ottimi risultati e sono i migliori del FTSE MIB anche oggi, per i rumors che parlano di una possibile fusione alle porte.

Anche UBI Banca si è mostrata interessata all’affare con Banca Popolare di Milano, ma l’ipotesi di fusione con Banco Popolare appare più probabile.

Fusione BPM-Banco Popolare entro marzo?

Secondo le voci circolate sulla vicenda, le trattative sono già in fase avanzata e la fusione tra BPM e BP darebbe vita al terzo gruppo bancario italiano dopo Intesa Sanpaolo e Unicredit, che scavalcherebbe quindi la storica Monte Paschi di Siena. Il nuovo gruppo conterebbe 2.482 filiali con attivi di circa 172 miliardi di euro.
I termini dell’affare non sono ancora definiti, ma non è escluso che la fusione possa aver luogo in breve tempo, probabilmente già a febbraio oppure entro marzo.

Fusione BPM-BP, i possibili vertici

La sede legale della nuova banca, stando ai rumor, potrebbe essere quella di Milano, mentre a Verona rimarrebbe quella amministrativa. Alla presidenza del gruppo potrebbe essere confermato Carlo Fratta Pasini, attuale presidente di BP, mentre l’amministratore delegato potrebbe diventare Giuseppe Castagna, attuale a.d. di BPM.

Ipotesi UBI Banca

UBI Banca non sarebbe disposta a cedere e per la serata è atteso un incontro tra i vertici di UBI e Banca Popolare di Milano per valutare i margini di un’operazione alternativa a quella di BP. Secondo gli analisti di Reuters, però, ci sarebbero poche possibilità:

“Quello tra BPM e Banco Popolare mi sembra l’unico piano possibile. E’ più facile da fare e dal punto di vista industriale ha maggior senso in quanto avrebbe una governance equilibrata.”

Azioni BPM e BP in volata

Nella giornata di ieri i titoli BPM e BP sono stati i migliori a Piazza Affari ed hanno fatto registrare in Borsa un rialzo, in entrambi i casi, di circa il 5%. Anche in avvio della sessione odierna le azioni delle due banche erano in cima alla lista delle migliori, nonostante ora sul FTSE MIB e sui principali indici azionari prevalga una tendenza al ribasso.